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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Bilancio Acqualatina, l’affondo del Pd che vota contro in assemblea

Il no dei sindaci del centrosinistra dei Comuni soci: "Acqualatina è un carrozzone che in questi anni ha privilegiato la costruzione di un sistema di potere delle destre locali a discapito degli interessi dei cittadini"

Approvato ieri durante l’assemblea dei soci - che ha dato anche l’ok alla proposta del sindaco di Latina Giovanni Di Giorgi di utilizzare gli utili per ridurre le bollette degli utenti - il bilancio di Acqualatina, presentato dalla stessa società nelle scorse settimane.

Un rendiconto che comunque non ha mancato di suscitare qualche malumore soprattutto tra i sindaci del centrosinistra dei Comuni soci di Acqualatina che, dopo la riunione organizzata dalla segreteria provinciale del Pd – a cui hanno partecipato Sandro Bartolomeo, Claudio Sperduti, Carla Amici, Andrea Antogiovanni, Eligio Tombolillo, Giovanni Ialongo (delegato Comune di Itri), Guido Mastrantoni (delegato Roccasecca dei Volsci), Tommaso Conti e Angelo Delogu - ieri hanno votato contro il bilancio 2013 della società.

Acqualatina è un carrozzone che in questi anni ha privilegiato la costruzione di un sistema di potere delle destre locali a discapito degli interessi generali della cittadinanza – si legge in una nota -. Un sistema che vogliamo denunciare con forza e al quale bisogna porre fine.

Nello specifico le ragioni del nostro voto contrario al Bilancio saranno (tra le altre):
- il bilancio è stato portato in approvazione oltre i termini legali stabiliti dall’art. 2364 del Codice Civile.
- mancanza di iscrizione tra i costi, dell’accantonamento contabile del fondo FONI (Fondo Nuovi Investimenti).
- riduzione del personale a fronte di un aumento del costo di gestione
- utili determinati da meri e inaccettabili aumenti di tariffa a discapito dei cittadini utenti.
- riduzione dei costi operativi frutto di operazioni contabili e non di risparmi gestionali.

Apriamo dunque una nuova fase nella gestione del servizio idrico – concludono -. L’acqua è un bene comune e non una macchina per il consenso”.

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