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Pescatori in protesta contro il caro gasolio, Lega: “Regione immobile. Intervenga il Governo”

Le parole del referente della direzione provinciale di Latina Gianluca Corradini: “Bisogna subito fare qualcosa a sostegno della categoria”. Annunciata una mozione dei parlamentari pontini Zicchieri e Durigon

Anche i pescatori di Terracina, e di altre zone del Lazio tra cui Anzio, hanno deciso di avviare la protesta contro il caro gasolio. Una decisione, quella di fermarsi e non andare in mare, che è stata annunciata ieri dalla cooperativa La Sirena di Terracina e messa in atto da stamattina nell’ambito di una mobilitazione a livello nazionale che prevede sempre oggi l’incontro anche con il sottosegretario alle Politiche agricole con delega alla pesca, Francesco Battistoni

L’aumento del costo del carburante, quindi, non colpisce solo il trasporto su gomma e sull’argomento è intervenuto oggi anche Gianluca Corradini, referente della direzione provinciale della Lega di Latina, che ha annunciato una importante presa di posizione da parte del suo partito: “La crisi sta colpendo vari settori dell’economia, e rischia di causare disastri in quello della pesca che ultimamente ha risentito come gli altri degli effetti della pandemia. Se i pescherecci non scenderanno in mare, non ci sarà pesca, quindi guadagno e la conseguenza naturale, come da molte parti si sente dire ormai da settimane, sarà il licenziamento dei marinai.

Bisogna subito fare qualcosa a sostegno di una categoria che da lavoro a centinaia di persone in tutto il Lazio e che alimenta una filiera che rischia di bloccarsi, con conseguenze gravissime non solo dal punto di vista economico, ma per il tessuto sociale stesso. Di fronte all’immobilismo delle istituzioni, Regione Lazio in primis, noi come Lega abbiamo deciso di intervenire direttamente in Parlamento”.

Nelle prossime ore, infatti, i deputati del Carroccio Francesco Zicchieri e Claudio Durigon presenteranno una mozione chiedendo direttamente al Governo di intervenire a sostegno della categoria per l’acquisto del carburante. “Costi che si sono moltiplicati negli ultimi mesi. Basti pensare che da un costo pre pandemia di 0,40 centesimi al litro, si è passati alla tariffa attuale di 1,2 euro/l; cosa che rende antieconomico, al momento, anche solo accendere i motori dei pescherecci” conclude Corradini.
 

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