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Caso Cusani, seduta del Consiglio provinciale. Pd sul piede di guerra

Solidarietà della maggioranza al presidente mentre il Partito Democratico continua la battaglia per chiedere le sue dimissioni. Un ordine del giorno sarà presentato in tutti i consigli comunali

Doveva essere un Consiglio provinciale caldo, ed in parte lo è stato. La seduta di ieri è arrivata ad una settimana esatta dalla sentenza che ha condannato il presidente Cusani a due anni di reclusione e all’interdizione dai pubblici uffici per il reato di abusivismo edilizio (pena sospesa) ed aveva come punto all’ordine del giorno una serie di comunicazioni da parte dello stesso capo di via Costa.

Dopo una sospensione, durante la seduta Cusani ha presentato ai consiglieri il materiale riguardante il capo d’imputazione del processo; il suo obiettivo era quello di permettere ai consiglieri di farsi un’idea e un opinione su come stanno realmente le cose prima di poter esprimere un giudizio.

Per ora nessuna parola sulle possibili dimissioni, la riserva sarà sciolta nelle prossime ore; e se da un lato la maggioranza gli ha espresso la sua solidarietà e fiducia, è spaccata invece l’opposizione con il Pd che non si è presentato in aula, e che in una conferenza stampa ha ribadito la sua volontà di chiedere le dimissioni del numero uno di via Costa. 

Diverse le strade che verranno intraprese, dall’interrogazione parlamentare all’ordine del giorno che sarà presentato in tutti i consigli comunali della Provincia.

Ecco l’intero ordine del giorno che sarà presentato dal Pd:

Premesso che
Il 2 luglio 2012 il Presidente dell'amministrazione provinciale di Latina Armando Cusani veniva condannato a due anni di reclusione e altrettanti di interdizione dai pubblici uffici, per il reato di violazione della normativa urbanistica;

Considerato che
La sentenza di condanna pone pesanti interrogativi sulla condotta politica e istituzionale del Presidente della Provincia di Latina;

Ricordato che
Il territorio pontino è stato oggetto di diffusi abusi edilizi soprattutto nell'area costiera che hanno prodotto un grave deficit di legalità;

Visto che
Il Presidente Cusani il 3 luglio 2012 sosteneva davanti alla Commissione Ambiente della Provincia di Latina che quella contro di lui era una "sentenza politica" pronunciata da un collegio del quale faceva parte il Giudice Nuzzi che si trovava a Latina essendo stata "punita" a causa della partecipazione all'inchiesta "Why Not";

Considerato che
Le dichiarazioni del Presidente Cusani, rilasciate all'interno di un organo amministrativo, rappresentato un fatto grave che mira a delegittimare il ruolo e la funzione della magistratura pontina;

Preso atto che
L'associazione nazionale magistrati, sottosezione di Latina, ha denunciato i tentativi di delegittimazione dell’intera magistratura, ancor più gravi in considerazione del fatto che alcune delle dichiarazioni provengono da soggetto che riveste una delle massime cariche istituzionali del territorio quale il Presidente della Provincia di Latina dottor Armando Cusani;

Esprime
la piena solidarietà all'associazione nazionale magistrati, sottosezione di Latina per gli attacchi subiti in questi giorni in seguito alla sentenza di condanna del Presidente dell'amministrazione provinciale;

Condanna
La costante campagna di delegittimazione delle istituzioni giudiziarie portata avanti da settori importanti delle istituzioni locali;

Ribadisce
Il sostegno agli operatori del sistema giudiziario costretti ad operare in un contesto di gravi difficoltà a causa del grave stato di emergenza che sta interessando il Tribunale di Latina;

Auspica
La ripresa di un dialogo costruttivo tra le istituzioni locali e la magistratura per superare la gravissima frattura istituzionale che si è concretizzata con l'attacco ai magistrati da parte di una delle massime cariche istituzionali della provincia di Latina

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