rotate-mobile
Politica Centro / Piazza del Popolo

Cimitero, incontro con i cittadini: i nodi il regolamento e le estumulazioni

L’Amministrazione Comunale, Federconsumatori e Codacons hanno fatto il punto della situazione sulla questione della durata delle concessioni e le richieste di Ipogeo ai cittadini

Gremitissima la sala De Pasquale per l’incontro con i cittadini che si è tenuto ieri al Comune di Latina per fare il punto della situazione sull’annosa questione della gestione del Cimitero e le richieste che negli ultimi tempi si sono visti rivolgere i cittadini da Ipogeo, ente gestore dei servizi cimiteriali.

Presenti il sindaco Damiano Coletta, l’assessore al Decoro, Manutenzioni e Patrimonio, Lavori pubblici Emilio Ranieri, i presidenti delle associazioni di difesa dei consumatori Federconsumatori, Laura Ardia e Codacons, Massimo Cusumano, e gli avvocati: Veronica De Stefano, Fiorella Bianchi e Chiara De Simone.

La questione è spinosa, perché come ha giustamente osservato l’assessore Ranieri tocca non solo il portafoglio dei cittadini ma i sentimenti e i ricordi di ciascuno di noi, e lo dimostra la grande affluenza di cittadini preoccupati per la sorte dei resti dei propri cari estinti e indignati per le richieste.

Dal dibattito si è potuta ricostruire la dinamica dei fatti: il regolamento attualmente vigente prevede una durata nettamente inferiore delle concessioni delle sepolture e Ipogeo ritiene che possa essere applicato retroattivamente anche alle sepolture antecedenti all’inizio della gestione avvenuto nel 2009.  Gli avvocati hanno spiegato ai presenti gli articoli 35 e 37 riguardanti la retroattività, il disinteresse e l’estumulazione dei defunti.

Secondo il regolamento di Ipogeo le sepolture giunte al 30° anno sono scadute e devono essere rinnovate o concluse con una serie di costi che gli eredi dei defunti devono necessariamente sostenere, pena l’estumulazione della salma e l’inserimento dei resti nell’ossario comune. Secondo il regolamento nazionale vigente all’epoca dell’inizio dei contratti una sepoltura aveva la durata di 99 anni, poi passata a 60. La questione è dunque sulla retroattività del regolamento stilato da Ipogeo e l’eventualità dell’estumulazione forzata delle salme. Secondo la Costituzione Italiana la legge non può essere retroattiva, la giurisprudenza negli ultimi anni è stata più flessibile nell’ambito delle concessioni cimiteriali, dunque i casi sono tutti da valutare e da ponderare per bene. Più rassicuranti le informazioni sull’estumulazione delle salme, atto che prevede un processo amministrativo che culmina con la firma da parte dei funzionari del Comune, dunque Ipogeo non può procedere arbitrariamente alle estumulazioni, senza che il Comune vagli caso per caso, controlli tutti i documenti e firmi per l’eventuale estumulazione.

Alcuni cittadini hanno invocato la strada legale, che però risulta tortuosa, costosa per i singoli e piena di cavilli, anche in caso di cordate e class action. È pur vero che Ipogeo ha iniziato a contattare così massivamente i cittadini solo da qualche tempo, e dunque anche questo fatto ha una rilevanza da valutare in una eventuale sede legale. Gli stessi mezzi di comunicazioni utilizzati, i famosi post-it sulle tombe, destano non pochi problemi sia sulla validità legale della comunicazione, sia sulla lesione totale della privacy dei cittadini poiché tali post-it recano in maniera pubblica dati sensibili di privati.

Dato che non è possibile per il Comune rescindere il contratto con Ipogeo, per via dei costi ingentissimi che ricadrebbero inevitabilmente su tutti i cittadini, è dunque giunto il momento di sedersi a tavolino e provare a rivedere insieme il regolamento ad oggi totalmente sbilanciato a favore del Gestore.

Fondamentale in questo senso il Protocollo d’Intesa con le associazioni dei consumatori che hanno raccolto e stanno raccogliendo in questi mesi proteste, casi e problematiche dei cittadini.

La posizione dell’Amministrazione Comunale è assolutamente netta e lo ha affermato con forza il Sindaco: il suo obiettivo è salvaguardare gli interessi dei cittadini, impedire abusi e trovare un accordo che possa essere il più soddisfacente per tutte le parti, i cittadini che vedono gestiti come numeri e oggetti i propri cari defunti, il Gestore che deve far quadrare i conti e fornire il servizio e il Comune che deve poter contare su una gestione equa ed efficiente dei servizi cimiteriali.

Il piano d’azione del Comune prevede dunque tre punti: rivedere insieme il regolamento, programmare l’inserimento di un inceneritore per la cremazione anche a Latina (tutti coloro che decidono di far cremare i resti dei propri cari ad oggi devono recarsi in altre città con esborsi importanti di denaro) e fare in modo che le spese per le concessioni delle sepolture siano rateizzabili per consentire a tutti di poter seppellire i propri cari estinti decorosamente.

Tra i primi passi che si compiranno in questi giorni ci sarà un supporto al RUP (Responsabile Unico del Procedimento): una serie di esperti che controlleranno l'operato di Ipogeo finora sia da un punto di vista organizzativo, amministrativo e finanziario e che troveranno la strada migliore per una rimodulazione del regolamento e il Protocollo d'Intesa con la Associazioni dei consumatori che sarà firmato a breve.

Il percorso all'insegna dell'equità e della legalità sarà lungo ma l'intenzione dell'Amministrazione Comunale è di risolvere la situazione e di proteggere i diritti dei cittadini.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Cimitero, incontro con i cittadini: i nodi il regolamento e le estumulazioni

LatinaToday è in caricamento