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Commissioni consiliari, altra fumata nera. E’ scontro tra le coalizioni in Comune

Duro botta e risposta tra il centrodestra e la coalizione che fa capo al sindaco Coletta dopo la riunione tra i capigruppo

Altra fumata nera nella riunione tra i capigruppo di ieri per la costituzione delle commissioni consiliari in Comune a Latina. Riunione che si è conclusa con un duro botta e risposta tra la coalizione di centrodestra con Fratelli d’Italia, Lega e Latina nel Cuore da una parte, e quella che fa capo al sindaco Damiano Coletta con Lbc, Pd, Per Latina 2032, Riguarda Latina, M5S Fare Latina e Forza Italia.

L’affondo del centrodestra

“Dopo decine di conferenze capigruppo, ore ed ore di discussioni e confronti, prendiamo atto che la coalizione di estrema sinistra del sindaco Coletta vuole ribaltare sia il risultato elettorale, sia le norme contenute nello Statuto e nel Regolamento del Consiglio comunale, sia il parere reso dall’Avvocatura, organo terzo, sulla composizione delle commissioni consiliari” hanno dichiarato attraverso una nota i capigruppo di FdI Matilde Celentano, della Lega Massimiliano Carnevale e di Latina nel Cuore Dino Iavarone. “Nonostante un parere scritto nero su bianco, chiaro ed inequivocabile, che avrebbe dovuto mettere il punto ad una telenovela che si trascina ormai da mesi” aggiungono i consiuglieri, anche questa seduta della commissione capigruppo “si è chiusa con una fumata nera e con il rinvio della decisione sulla composizione delle commissioni in Consiglio comunale”.

“La proposta di ‘mediazione’ da parte della coalizione che sostiene Coletta per la composizione delle commissioni arriva fuori tempo massimo ed è irrispettosa sia dal punto di vista politico che amministrativo. Per quanto riguarda la parte politica, dopo una serie di forzature che come centrodestra abbiamo sopportato solo per senso di responsabilità, ora ci sentiamo proporre una mediazione che tale non è, in quanto viene chiesto di non modificare i rapporti tra le coalizioni nel complesso delle commissioni, ovvero 5 a favore della ‘maggioranza di programma’ e 5 al centrodestra. È una proposta irrispettosa anche nei confronti dell'Avvocatura stessa che nel parere sottolinea quanto previsto dalla legge, ovvero il rispetto della proporzionalità della consistenza dei gruppi consiliari nella composizione delle commissioni. Sa di presa in giro, infine, la ‘concessione’ della sinistra di creare un rapporto di 7 a 4 in commissione trasparenza, dove il centrodestra è già maggioranza.

“Dobbiamo dedurre - aggiungono Celentano, Carnevale e Iavarone - che il sindaco Coletta sia in palese imbarazzo: probabilmente per garantirsi una pseudo-maggioranza, il sindaco ha promesso le presidenze di commissione contando su numeri che non aveva. A noi non interessa questo gioco delle poltrone, a noi interessa che Latina sia governabile e tutto questo non lo possiamo accettare. Chiediamo il pieno rispetto della legge. Ci batteremo in tutte le sedi affinché sia rispettato il risultato delle urne, non staremo a guardare impassibili i giochi di prestigio della sedicente maggioranza di programma che per garantirsi i numeri della governabilità è pronta a rinnegare il risultato elettorale, il Regolamento, lo Statuto del Comune e il parere dell’avvocatura. Stanno ottenendo il risultato opposto: la città di Latina è senza una guida e senza una direzione a causa dei loro capricci. Noi ribadiamo, e non ci stancheremo di farlo, che questa situazione ha una sola via di uscita: il ritorno alle urne”.

La replica della coalizione del sindaco Coletta

A stretto giro è poi arrivata, attraverso una nota congiunta, la replica dei capigruppo Campagna (LBC); De Amicis (PD); Coluzzi (Forza Italia); Colazingari (Per Latina 2032); Pannone (Riguarda Latina); Bono (M5s); Muzio (Fare Latina). “Abbiamo avanzato una proposta politica che rispettasse gli equilibri consiliari andando anche oltre quanto emerso dalla ultima conferenza capigruppo, proponendo una ulteriore soluzione che garantisse, in maniera equa, le posizioni di tutti e ciò nell’interesse primario di operare immediatamente e portare avanti i progetti per la città. Crediamo che l'unica via meritevole di accoglimento – proseguono - debba essere la via politica, superando, finanche, i criteri della distribuzione dei seggi con assegnazione dei resti su base di approssimazioni matematico-giuridiche e pure nel rispetto della legittimità regolamentare e statutaria. Da Fratelli d’Italia, Lega e Latina nel Cuore non solo non è arrivata alcuna risposta nel merito, ma le dette forze manifestano costantemente segnali ostativi e tutt’altro che collaborativi. Con toni anche da parte del Presidente del Consiglio, soprattutto nei confronti della consigliera Muzio, che ha già comunicato, a sua personale tutela, di voler approfondire la vicenda, che nulla hanno a che fare con la dialettica politica e che stigmatizziamo con forza perché non possono assolutamente far parte di un confronto politico sano e costrittivo al quale, da parte nostra, abbiamo sempre teso.

Continuiamo ad auspicare, in qualità di forze politiche responsabili, un segnale diverso da parte delle forze di minoranza e quindi un immediato gesto che possa, finalmente, togliere la città dall’attuale paralisi politico-amministrativa. Insistiamo affinché vengano rispettati tutti e due i pareri, che rammentiamo essere consultivi e non vincolanti: quello della Segretaria generale, organo peraltro tecnico amministrativo strictu sensu, e quello dell'Avvocatura e su entrambi si trovi la mediazione non dimenticando che il Consiglio comunale è, in ogni caso, organo sovrano. Ribadiamo, inoltre, che l’impasse debba essere superato attraverso il metodo politico. La città non può più attendere, è necessario che il Consiglio possa avviare la sua fase di indirizzo e controllo in maniera piena ed equamente redistribuita tra le forze”.

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