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Coletta, l’ultima proposta al centrodestra: “Gestiamo una fase di transizione insieme, diamoci sei mesi”

Alla vigilia del Consiglio, su cui incombe la sfiducia annunciata dalla coalizione che è maggioranza in Aula, il sindaco ha parlato alla città con una diretta Facebook rinnovando il suo appello al centrodestra: "Siamo stati scelti per collaborare"

Gestiamo una fase di transizione insieme, diamoci tempo anche sei mesi”: questa l’ultima proposta che arriva dal sindaco di Latina Damiano Coletta al centrodestra alla vigilia di un Consiglio comunale quanto mai delicato come quello del 28 settembre, il primo dopo le elezioni nelle 22 sezioni del 4 settembre. Un Consiglio comunale su cui incombe la volontà da parte del centrodestra più volte ribadita, e a più voci, nelle ultime settimane di sfiduciare il primo cittadino; una volontà che vede, secondo le dichiarazioni dei diretti interessati, coesa e unita tutta la coalizione che alle comunali ha sostenuto la candidatura di Vincenzo Zaccheo.  

Nella serata di oggi il primo cittadino attraverso una diretta Facebook ha parlato a cuore aperto alla città ricostruendo la situazione attuale e quelli che sono stati gli ultimi mesi del capoluogo pontino. “Il voto del 4 settembre ha confermato l’esito delle passate consultazioni: da una parte c’è un sindaco e dall’altra una coalizione di centrodestra che è maggioranza in Consiglio entrambi eletti e che rappresentano entrambi la comunità. Il risultato elettorale va rispettato e tutti siamo stati scelti dalla città per collaborare”. 

Collaborazione, questo quello che chiede il sindaco Coletta in una fase delicata per tutto il Paese e anche per Latina che, ha ribadito il primo cittadino, “non può permettersi un’altra fase di stallo. Stiamo vivendo un periodo difficile: siamo sulla strada dell’uscita dal Covid ma siamo nel pieno di una nuova crisi con l’aumento dei costi energetici e la difficoltà di reperire materie prime, una crisi accentuata con la guerra in Ucraina e che pesa anche sulle casse comunali. Ma quella attuale è anche una fase di opportunità grazie alle risorse del Pnrr per il quale ci sono delle tempistiche, anche strette, da rispettare e c’è bisogno di un’Amministrazione che governi. Ci sono situazioni che devo andare avanti perché altrimenti chi ci rimette è la città”. 

Poi il delicato tema della sfiducia. “Da sei anni sono il sindaco della città in cui sono nato e cresciuto, una scelta che ho fatto in maniera consapevole e totalizzante; penso di averci messo tanto impegno e tanta dedizione, commettendo sicuramente degli errori dovuti anche all’inesperienza. E dopo sei anni mi sento sempre di più sindaco di tutta la città e in questi due mesi in cui sono decaduto la mia preoccupazione era per Latina, perché c’erano delle scadenze che necessitavano di una guida politica. Io non sono attaccato a questa poltrona, che sicuramente scotta anche perché Latina è una città complessa da amministrare, però avverto il senso di responsabilità e un dovere morale nei confronti della città. La sfiducia è una facoltà del centrodestra ma io voglio proporre altro” ha detto ancora Coletta durante la diretta. 

“Ho valutato la possibilità di dimettermi ma non l’ho voluta prendere in considerazione perché non si abbandona la nave in un momento di difficoltà. E’ in questi momenti che bisogna starci. Non si lascia un lavoro a metà, ma bisogna essere messi nelle condizioni di portarlo a termine con le giuste condizioni. Vorrei quindi sgombrare il campo dall’idea che voglio restare a tutti i costi. Se dalla prossima settimana Latina dovesse avere una gestione commissariale fino a maggio - ha aggiunto ancora - non sarebbe la stessa cosa perché ci sono delle scelte politiche da fare. La città non può permettersi 8 o 9 mesi di scelte non politiche per diverse questioni come la gestione del teatro D’Annunzio, della Banca d’Italia, penso poi al Pua, all’assegnazione della concessione del porto di Rio Martino, alla revisione dei Piani particolareggiati. Ripeto, non possiamo permetterci un’altra fase di stallo”. 

La mia proposta è questa - ha poi concluso il sindaco -: gestiamo una fase di transizione insieme, diamoci anche un tempo di sei mesi individuando le priorità che possono essere indicate da noi come anche dal centrodestra e che devono essere condivise e portate a termine. Mi metto a disposizione per gestire insieme questa fase di transizione nel rispetto che si deve alla comunità che rappresentiamo, e della necessità di dare delle risposte in un momento molto delicato. Questo è quello che dirò domani in Consiglio e che ci tenevo oggi a dire direttamente anche a con voi” ha poi concluso Coletta rivolgendosi ai cittadini. 

Ora la palla passa di nuovo nelle mani del centrodestra la cui posizione sarà chiara già dal Consiglio comunale di domani. 

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