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Il no di Conte sulla Roma-Latina: “Progetto vecchio di trent’anni. Meglio potenziare la Pontina”

Le parole del leader del M5S in una conferenza in vista delle regionali con cui mette dei paletti su possibili alleanze. La replica di Miele: “Veti ideologici e volontà di penalizzare cittadini e imprese pontine"

No alla Roma-Latina, meglio riqualificare la Pontina: parola di Giuseppe Conte. E’ questo infatti uno dei passaggi, che interessano in particolare il territorio pontino, della conferenza stampa che ha tenuto ieri il leader del Movimento 5 Stelle a Roma in vista delle prossime elezioni regionali nel Lazio. 

Una conferenza in cui l’ex presidente del Consiglio ha dettato le regole in vista del voto - che si terrà con ogni probabilità a febbraio - mettendo dei paletti rispetto ad ipotetiche alleanze. Con un chiaro messaggio lanciato anche al Partito Democratico. 

Nel corso dell’incontro con la stampa Conte ha ribadito l’impegno sui temi dell’ambiente e del ciclo dei rifiuti; come altro pilastro di quello che sarà il programma del M5S per le regionali che è anche quello “della mobilità sostenibile. Chi si sederà al tavolo con noi dovrà rinunciare a un progetto vecchio di trent'anni e dire no all'autostrada Roma-Latina, per invece potenziare la Pontina e costruire una metro leggera di superficie per i pendolari”, ha detto il leader dei cinque Stelle durante la conferenza.

Una posizione che è stata fortemente criticata dalla deputata della Lega Giovanna Miele. “Le parole di Giuseppe Conte rappresentano una pietra tombale per il cosiddetto campo largo e dimostrano non solo che alla convivenza Pd-M5S credeva solo Nicola Zingaretti, ma anche che, archiviando la stagione del campo largo, il presidente dei 5 Stelle dà implicitamente un giudizio totalmente negativo dell’Amministrazione rosso-gialla che negli ultimi anni ha governato la Regione Lazio” ha detto Miele. 

Più specificatamente, in riferimento alla Roma Latina, la deputata pontina ha definito “gravi e inaccettabili” le dichiarazioni di Conte. “Cancellare la Roma-Latina vorrebbe dire penalizzare cittadini e imprese della provincia pontina che da anni stanno attendendo un'opera fondamentale per lo sviluppo economico del territorio - ha aggiunto -. I veti ideologici dell'estrema sinistra e dei Cinque Stelle contro un'opera invocata a gran voce da sindacati, imprese e cittadini sono l'ennesima dimostrazione della volontà di penalizzare ancora una volta la nostra provincia proseguendo nel solco della fallimentare amministrazione Zingaretti-Lombardi. Per fortuna dei cittadini del Lazio la svolta sta per arrivare. Dovranno aspettare solo qualche mese e archiviare questa esperienza di governo territoriale assolutamente inadatta”

A farle eco anche il collega di partito e consigliere regionale della Lega Angelo Tripodi. “Il Lazio ha bisogno di investimenti sui rifiuti, partendo dal termovalorizzatore di Roma, e sulle infrastrutture con le priorità della Roma-Latina e della bretella Cisterna-Valmontone” ha detto. 

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