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Metro e bus sovraffollati, Simone: "La Regione intervenga. Rigorosa con gli altri, indulgente con se stessa"

La denuncia del consigliere regionale pontino di Forza Italia, presidente della commissione Sanità: "Sui mezzi pubblici il rischio contagio cresce in maniera esponenziale"

Autubus, metro e treni sovraffollati e senza distanziamento fisico tra i passeggeri. Il consigliere regionale di Forza Italia e presidente della commissione Sanità Giuseppe Simeone fa il punto sulla situazione e lancia l'allarme: “Comprendo le ragioni dell’ordinanza emessa per il territorio della provincia di Latina, ma la Regione Lazio - scrive in una nota il consigliere pontino - non può pensare di essere rigorosa con gli altri ed indulgente con se stessa. Si chiede ai cittadini di essere prudenti e ligi al dovere, ma si fa di tutto per non metterli in condizioni di rispettare le misure sul distanziamento sociale".  

"Abbiamo denunciato attraverso video e foto lo stato dei nostri mezzi, con gli utenti che si ritrovano ammassati - spiega il consigliere - Si è detto ‘apriamo le scuole osservando le ben note misure di distanziamento sociale, disinfezione delle mani, utilizziamo mascherine e altri strumenti di protezione individuale’, e poi ‘condanniamo i nostri figli all’inevitabile contagio’.  Perché soprattutto durante la mattina sul bus non ci sono più posti a sedere, i ragazzi sono in piedi, stipati e non c’è più alcuna distanza. Di fatto così tutti respirano la stessa aria ed il rischio di contagio cresce in maniera esponenziale. Ma il problema riguarda tutte le età, pensiamo agli anziani, i soggetti più fragili ma anche ai lavoratori, soprattutto i pendolari, alle prese ogni giorno con i ‘viaggi della speranza’.  Condivido dunque le parole del professor Francesco Vaia, direttore sanitario dell’Istituto Spallanzani, che nei giorni scorsi ha affermato come ‘il nuovo coronavirus viaggia con gli studenti e i lavoratori pendolari’. Purtroppo il veicolo di contagio sono autobus, treni, metropolitane, in una parola i mezzi pubblici".

"L’amministrazione regionale perciò - conclude - non si limiti ad ordinanze ‘lampo’ con misure restrittive nei confronti dei cittadini, ma con altrettanta rapidità intervenga con provvedimenti concreti per garantire il distanziamento sociale nei trasporti, in modo da contrastare efficacemente la diffusione del virus”.

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