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Decreto Sicurezza e Immigrazione, meno fondi allo Sprar: pronta una mozione di Lbc

L’intervento dei consiglieri Mobili e Di Russo dopo la discussione in Commissione Welfare: “Risorse per la gestione del fenomeno migratorio dirottate dai servizi comunali a quelli emergenziali delle Prefetture”

Si è discusso anche del Decreto Sicurezza e Immigrazione, da poco approvato dal Consiglio dei Ministri, e dell’impatto che questo ha sul territorio di Latina, nella seduta di ieri della Commissione Welfare. 

“L'attuale formulazione del provvedimento - spiegano i due consiglieri di Lbc Luisa Mobili e Emanuele Di Russo - convoglia le risorse per la gestione del fenomeno migratorio dai servizi comunali a quelli emergenziali delle Prefetture. E’ questo un colpo durissimo che destabilizza e compromette gli equilibri di quei territori che avevano avviato percorsi virtuosi e diffusi attraverso il sistema per i richiedenti asilo e rifugiati detto Sprar”.

“Questi percorsi - proseguono i due esponenti di Latina Bene Comune - sono stati votati e sostenuti unanimemente, da maggioranza e minoranza, anche nella passata consiliatura e, non a caso, in numerose altre città italiane, sia per il contenimento numerico delle presenze migratorie, prima fissato a 400 unità dalle decadute previsioni normative, sia per l'efficacia delle misure messe in atto. Misure che l’attuale amministrazione ha saputo usare nel migliore dei modi per la cittadinanza e per i migranti.

Il lavoro delle Prefetture in questo campo è orientato alla gestione delle emergenze e non alla prevenzione del disagio, tema quest’ultimo da sempre affidato agli enti locali. Ciò comporta - spiegano ancora Mobili e Di Russo - il rischio concreto di un sensibile aumento delle persone che, respinte dagli accertamenti burocratici delle Prefetture, rimarranno sui nostri territori in attesa di espulsione, con maggiori tensioni sociali e conseguenti spese a carico degli enti locali. A pochi giorni dall’emanazione del decreto sono già 3 i migranti presentatisi nei nostri uffici comunali per chiedere supporto dopo essere stati espulsi dai Centri di Accoglienza Speciale (CAS) delle Prefetture”.

Questo decreto, “carente di una valutazione di impatto sui territori”, è ora al vaglio delle Camere e per questo, concludono i due consiglieri di Lab, “chiediamo a tutte le forze politiche di farsi portavoce del profondo disagio che rischia di produrre nella nostra città e su tutto il territorio nazionale”.  Per questo il gruppo consiliare Lbc sta elaborando una mozione per il prossimo Consiglio che, concludono “confidiamo sia unanimemente sottoscritta e sostenuta da tutti nelle opportune sedi”.

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