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Dimissioni in Comune, il tradimento della Muzio spiegato così: “Una scelta sofferta e difficile”

L’ex consigliera di Fare Latina spiega la decisione di rassegnare le proprie dimissioni insieme alla coalizione di centrodestra: “Coerenti con la nostra candidatura del 2021. La città adesso deve solo guardare al futuro”

Insieme ai consiglieri della coalizione di controtesta anche Annalisa Muzio di Fare Latina ha rassegnato ieri le proprie dimissioni da consigliere comunale, pochi minuti dopo la convalida degli eletti in Aula nella prima Assise dopo il voto del 4 settembre, mettendo così la parola fine all’Amministrazione guidata dal sindaco Damiano Coletta. 

Una decisione forse inaspettata la sua, che non era trapelata alla vigilia del Consiglio comunale che, come annunciato dal centrodestra, avrebbe segnato la caduta del primo cittadino anche senza la partecipazione della stessa Muzio. La sorpresa intorno alle 19 di ieri quando è stata vista arrivare davanti al portone e salire dal notaio per apporre la sua firma per le dimissioni. “Quella presa ieri sera è stata una scelta molto dolorosa e sofferta da parte mia e da parte di tutto il movimento di Fare Latina che rappresento” ha commentato oggi Muzio a distanza di ore dalla firma parlando di coerenza sua e del movimento che in Consiglio rappresentava. Una decisione che, forse, poteva essere comunicata diversamente anche allo stesso sindaco Coletta, rimasto senza parole, nella cui maggioranza programmatica Fare Latina aveva deciso di entrare all’indomani del voto dell’ottobre scorso. 

Ma così è andata e adesso la Muzio spiega le sue ragioni non solo ai sostenitori del suo movimento ma anche all’intera città. “E’ necessario fare dei chiarimenti per il profondo rispetto che nutriamo nei confronti delle città e dei nostri elettori -. Fare Latina nasce nel 2021 come movimento civico alternativo ai protagonisti dei due schieramenti di centrodestra e di centrosinistra, con una propria proposta politica, una propria progettualità ed un proprio programma in contrapposizione ad ogni dinamica politica che in questi anni ha bloccato la crescita di questa città. Con tanto lavoro e spirito di servizio siamo entrati in Consiglio comunale e, come partito della città, abbiamo cercato di lavorare al meglio decidendo di far parte di una maggioranza programmatica, con una convergenza sui programmi elettorali, e scegliendo di essere proattivi per cercare di fare lavorare la macchina amministrativa. E’ stato un periodo difficilissimo e faticosissimo durante il quale non è stato affatto agevole portare avanti i temi da noi proposti fino al momento in cui non abbiamo potuto far altro che prendere atto della estrema criticità in cui versava l’azione della amministrazione Coletta . 

Le vicissitudini giudiziarie ci hanno obbligati, lo scorso 4 settembre, a tornare al voto e noi ci siamo riproposti come forza alternativa, l’unica in quel momento, tanto a Zaccheo quanto a Coletta aggiunge l’ex consigliera -. Tuttavia, fin da subito, abbiamo stigmatizzato non solo le modalità di voto nelle sole 22 sezioni, che evidenziavano una parziale variazione del corpo elettorale dal 2021 al 2022, ma anche che il nuovo ‘semi voto’ non sarebbe stato corrispondente alla volontà dell’intera città. Per tali ragioni, da subito, avevamo chiesto che si andasse a rivotare in tutte le sezioni permettendo a tutta la città di tornare alle urne per ristabilire democraticamente un governo con una maggioranza ampia e solida. Così non è stato e, come ampiamente previsto, le elezioni parziali hanno definitivamente compromesso i già precari equilibri esistenti perché anche quella parte di centrodestra - Forza Italia ndr -, che prima aveva supportato l’Amministrazione comunale nel tentativo di farla funzionare, non era più disponibile. 

Nelle ultime settimane – spiega ancora Muzio - Fare Latina ha cercato di capire se fosse possibile in qualche modo costruire un governo di emergenza per la città, ma ormai la situazione era irrimediabilmente compromessa. Alle 18 di ieri, una volta appreso che erano già pronte 19 firme per azzerare il Consiglio comunale, coerentemente con quanto abbiamo sempre detto, abbiamo rassegnato le dimissioni così come avevamo annunciato già all’indomani del voto del 4 settembre quando avevamo dato un out out a tutte le forze in campo: o si governava insieme, con una assunzione di responsabilità da parte di tutte le forze in campo, o altrimenti, senza ulteriori tentennamenti e altrettanto responsabilmente, ci si doveva dimettere per permettere alla città di esercitare il proprio diritto di voto in maniera democratica. La città ha bisogno di stabilità, ha bisogno di correre veloce verso il proprio futuro, questo è il nostro auspicio e la nostra mission; speriamo che dopo questa ennesima pausa di commissariamento ci sia finalmente la possibilità di portare avanti un progetto serio fatto da persone competenti impegnate esclusivamente per il bene della città. Non c’è più tempo per le lotte faziose tantomeno per i personalismi. E’ arrivato il momento di lavorare seriamente per ricucire il tessuto sociale e l’unione della nostra comunità che deve sentirsi di nuovo parte di un progetto ampio per fare ripartire Latina. E’ il momento di ridare ai cittadini una speranza seria per eliminare quel senso di rassegnazione che purtroppo vedo sempre di più negli occhi delle persone che incontro. Lavoriamo per il nostro futuro, lavoriamo per portare avanti progetti virtuosi. Chiudo ribadendo a Coletta e alla sua compagine, di cui ho stima personale, che quella di ieri è stata una scelta tanto dolorosa quanto obbligata e consequenziale alla scesa in campo di Fare Latina. Già da domani continueremo a lavorare insieme alla città, come abbiamo sempre fatto in questi anni, in vista della prossima sfida che ci vedrà, come sempre, solo dalla parte dei cittadini”.

Sul caso interviene anche il coordinatore cittadino di Fare Latina, Fabio Bianchi. “Come era prevedibile le elezioni del 4 settembre, non hanno cambiato nulla; anzi hanno inasprito ancora di più gli animi di una città ormai stanca. Fare Latina non ha fatto altro che dare conseguenza logica e attiva a tutto quello che avevamo detto pertanto – aggiunge Bianchi - abbiamo deciso di dimetterci rinunciando ad una posizione guadagnata e sofferta, costata fatica ad un movimento giovane come il nostro, ma la credibilità è quello che ci sta più a cuore. Avremmo preferito dare alla città un governo stabile e non regalarle altri mesi di commissariamento, ma bisogna fare i conti con la realtà. Fare Latina si rimetterà subito in corsa per spiegare ai cittadini quello che vogliamo fare per riuscire finalmente a dare un futuro stabile alla nostra comunità, sempre nel massimo rispetto e trasparenza. Non possiamo che ringraziare, ancora una volta, il nostro consigliere Annalisa Muzio, che in questi mesi ci ha messo la faccia, e che ha rappresentato sempre al meglio la volontà di un intero movimento che sta crescendo ogni giorni di più”.

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