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L’INTERVISTA - Savastano candidato sindaco: “Sociale e sicurezza le priorità”

Sostenuto dalle due liste CasaPound e Marco Savastano Sindaco, l'aspirante primo cittadino illustra le priorità: "Emergenza abitativa e sicurezza e iniziare subito a tracciare le linee guida per il futuro di questa città se sarà eletto"

Sociale, sicurezza, turismo, smart city: questi alcuni dei grandi temi del programma di CasaPound e del suo candidato sindaco alle elezioni, Marco Savastano. 

CasaPound e Savastano per la prima volta in corsa per governare Latina, ma consapevoli dei loro mezzi; “per noi partecipare a queste elezioni è stato quasi un ‘obbligo’ guardando la situazione in cui si trova oggi Latina”, spiega l’aspirante primo cittadino. “Questo è uno dei periodi più bui e difficili per la città degli ultimi 20 anni; veniamo da due commissariamenti, da due amministrazioni commissariate non certo per motivi politi ma, secondo noi, per motivi di affari o di interessi. Non potevamo più stare a guardare, anche se noi a guardare non ci siamo mai stati e abbiamo sempre fatto politica soprattutto nel sociale e denunciando quello che non funzionava. Abbiamo ritenuto fosse arrivato il momento di prenderci il nostro spazio e di entrare all’interno del Palazzo per portare la voce della gente e della giustizia sociale”. 

Come arriva allora il movimento CasaPound alle elezioni? “In nove anni che siamo qui, piano piano abbiamo seminato riuscendo a conquistare tante persone, cosa che ci ha permesso addirittura di presentare due liste - CasaPound e Marco Savastano Sindaco -, composte non solo da militanti ma anche da persone che si sono avvicinate a noi comprendendo la bontà del movimento; ci sono liberi professionisti, lo psicologo, il farmacista, l’ingegnere come anche l’operaio o la casalinga e io sono molto fiero di avere una schiera di candidati che rappresentano veramente il popolo”. 

Come arriva invece Latina alle amministrative? “Latina è una città disastrata in cui non c’è nulla che funzioni; l’immagine degli ultimi anni sono palazzi ed edilizia, mentre non funzionano i trasporti o il verde pubblico, il lido è abbandonato, non sono state costruite case popolari e il sociale è stato dimenticato”. 

SOCIALE - “Il sociale è la nostra priorità da sempre. Il primo punto su cui, secondo noi, è necessario mettere mano è l’emergenza abitativa e siamo convinti che bisogna dare punteggi aggiuntivi alle famiglie italiane e a chi è da troppo tempo nelle graduatorie: senza voler essere razzisti, in un periodo di grande difficoltà in cui la povertà cresce crediamo vada data priorità gli italiani, perché come un buon padre di famiglia lo Stato deve prima aiutare i propri figli, e poi se c’è spazio anche gli altri. Poi bisogna intervenire in tema di asili nido, con un piano di sviluppo in rapporto alle necessità della società”. 

SICUREZZA - “Anche questo è un tema molto sentito in città. Innanzitutto crediamo sia opportuno chiudere il centro rom Al Karama, come è necessario intervenire al Nicolosi, un quartiere storico completamente abbandonato a se stesso: pensiamo ad esempio ad un’anagrafe degli immigrati che ci sono per capire quanti sono regolari e quanti non lo sono, controlli sugli affitti ed una riqualificazione e una rivalutazione per renderlo vivibile e magari anche attrattivo per i turisti”. 

TURISMO - “Qui non è mai stata fatta una vera programmazione per sviluppare il turismo; Latina, infatti, non è solo il mare, certamente una risorsa che va sfruttata sempre e non solo nel periodo estivo, ma è un ‘museo a cielo aperto’; ha una pianta architettonica razionalista unica al mondo, un patrimonio da rivalutare". Il Comune per Savastano "deve dare vita ad un Ente di promozione del turismo vero e proprio, anche in collaborazione con tutte le associazioni di categoria; è impensabile che in una città come la nostra, con un patrimonio e delle bellezze che in pochi conoscono e in tanti dovrebbero invidiarci, non sia mai stato fatto un minimo di attività di promozione e di sviluppo. Tempo fa ci siamo resi protagonisti di una piccola iniziativa: girando in città come turisti, su tutti i monumenti e opere abbiamo affisso delle targhe per spiegare chi e quando era stato realizzato e cosa ospitava”. 

CULTURA -  “A Latina ci sono molti giovani artisti o musicisti che non sanno dove andare, per questo noi abbiamo in mente un progetto. Il Palazzo della Cultura deve diventare una Casa della Cultura: via gli uffici comunali con le sale che devono ospitare mostre o possono essere date ad associazioni per organizzare eventi; la struttura di viale Umberto I deve diventare un centro vivo pensiamo ad esempio a scuole di teatro, per costumisti o tecnici del suono, per i scenografi o quant’altro. Poi il Palazzo M deve essere trasformato in una cittadella universitaria con le facoltà che già ci sono a cui ne vanno aggiunte di nuove come architettura, scienze dell’agricoltura o alimentazione”. 

LATINA CITTA’ FUTURISTA - “Questo è un altro dei nostri punti importanti e che spesso viene trascurato: sarebbe importante per la città riuscire a sfruttare l’approvazione del Paes per accedere ai fondi europei, che sono soldi nostri - spiega il candidato sindaco di CasaPound - per investire su uno sviluppo sostenibile: pensiamo alla mobilità, wifi in centro, lampioni intelligenti a led per fare solo alcuni esempi”. 

ZTL IN CENTRO - “Così come è la Ztl è inutile - commenta Savastano -, bisogna ripensarla e rinnovarla, ma di concerto con i commercianti. Noi abbiamo presentato un progetto che può anche essere visto come una provocazione: immaginiamo un’isola pedonale allargata a tutto il nucleo all’interno della circonvallazione, pensiamo poi ad esempio a parcheggi multipiano, un potenziamento del trasporto pubblico con navette che portano al centro, parchi e tutta una serie di eventi che possano permettere di mantenere vivo il cuore della città e attirare persone”.

MARINA DI LATINA - “La parola d’ordine deve essere programmazione: innanzitutto bisogna dare la possibilità agli stabilimenti di restare aperti tutto l’anno. Poi noi abbiamo un sogno rispetto al Lido di Latina che è quello di definire via Massaro, di pavimentare creando una bella passeggiata il lungomare, magari con una pista ciclabile, il tutto supportato da un servizio di trasporto e collegamento adeguato, ad esempio con navette”. 

URBANISTICA - “In tema di urbanistica va assolutamente rirpristinata la legalità all’interno del Palazzo perché non si possono far passare tramite Giunta tutte le varianti che sono state fatte passare e se noi entreremo in Consiglio andremo a vedere come stanno veramente le cose e denunceremo tutto quello che di irregolare è stato fatto o si farà. Poi va rivisto il Piano Regolatore Generale: non occorre costruire nuove case, perché la maggior parte sono vuote e poi c’è il problema dell’emergenza abitativa”. 

GRANDI OPERE - “Sarebbe bello in un’ottica di lungo termine avere a Latina un porto, un aeroporto o la metro, ma ora non è possibile. Piuttosto io partirei da altre ‘grandi opere’ di cui la città necessita: anche se in questo tema un sindaco ha poco potere, vanno infatti sviluppati i collegamenti. Latina è una città fuori dal mondo con la Pontina nello stato disastroso che conosciamo, la Cisterna-Valmontone e la Monti Lepini, le uniche due strade che ci collegano all’autostrada, che sono impresentabili, e una città scollegata è difficile che possa fare sviluppo”. 

RIFIUTI - “I privati non portano nessun vantaggio e noi lo diciamo da sempre; noi - spiega Savastano - siamo per una gestione pubblica di servizi come questo o l’acqua. Poi bisogna puntare a raggiungere il 65% della differenziata puntando sul porta a porta ed investimenti mirati e attivandosi perché lo smaltimento e la lavorazione dei rifiuti rimangano nel nostro territorio, sfruttando questa che può diventare una ricchezza". 

I PRIMI INTERVENTI - “Se sarò eletto sindaco, interverremo immediatamente per il ripristino del decoro urbano, poi per l’emergenza abitativa e la sicurezza e inizieremo subito a tracciare le linee guida per il futuro di questa città”.

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