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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica

Elezioni 2016, il "Movimento per Latina" si presenta. Pescuma: “La politica come servizio”

Venti i punti del programma di Luigi Pescuma. Uno l'assunto principale: "La politica non è un mestiere. E' servizio". "Il nostro movimento, lontano dai partiti, nato in maniera spontanea e dalla gente comune e non da politicanti"

Ha ufficializzato la sua candidatura alle prossime elezioni comunali Luigi Pescuma alla guida del Movimento per Latina - Per la politica del dare.

Una lista civica, come ha spiegato lui stesso nel corso di una conferenza stampa, nata in maniera spontanea “da gente comune, non da politicanti”. E a chi dice che c'è un gran proliferare di movimenti civici , risponde, che “non sono mai troppi, perché in realtà rappresentano una ricchezza nel panorama politico dal momento che ognuno ha qualcosa di diverso da dare”.

La lista di Pescuma, ex ispettore di polizia, responsabile della sicurezza alla Bristol ha insegnato alla scuola di polizia di Nettuno e oggi avvocato penalista che arriva dall’esperienza ne L’Altra Faccia della Politica di Cirilli, infatti, sarà composta da persone che non hanno mai fatto politica, per la maggior parte da donne, da giovani con tanto entusiasmo”. E sono 20 i punti cardine del suo programma, dalla situazione economica del Comune, la trasparenza - “Comune come un palazzo di vetro” -, sicurezza, l’urbanistica, l'agricoltura, il turismo, l'occupazione.

Ma l’assunto principale, il concetto cardine da cui partire è l’idea di base del Movimento per Latina per cui la politica va intesa come “amministrazione della cosa pubblica con il buon senso e per il bene e l’interesse della comunità. Una cosa all’apparenza normalissima ma oggi vi assicuro che non è così - ha commentato Pescuma davanti alla sua platea -. Da questo concetto siamo partiti per la nascita del movimento, solo poi si può parlare di sicurezza, dell’urbanistica, della Marina, della Ztl e di quant’altro”.

La politica non è un mestiere. E’ servizio”, lo slogan del movimento di Pescuma che poi snocciola alcuni dei punti centrali del suo programma. A partire da valori come l’onestà, la legalità la correttezza, la partecipazione democratica e solidale. “Valori cardine da cui dovrebbe partire qualsiasi movimento. Credo che l’approccio giusto alla politica sia quello ‘del buon padre’ di famiglia, vale a dire quello per cui quando ‘a casa i conti non tornano si deve fare in modo da risolvere i problemi principali’. E i problemi principali e della vita quotidiana a Latina sono anche tappare le buche, le barriere architettoniche, l’igiene pubblica, l’ambiente. La politica deve parlare di cose concrete”.

Altri punti importanti anche l’agricoltura come volano occupazionale o il turismo, inteso non solo come balneare ma anche come storico e architettonico o agricolo. Un discorso a parte per le partecipate e le società miste. “Noi siamo per l’abolizione delle partecipate per i servizi pubblici - spiega Pescuma -, anche se siamo consapevoli che questo è un percorso difficile”.

Attenzione particolare, poi, al tema della sicurezza, “urbana e partecipata”. “Questo è un tema a me molto sentito - ha detto il leader del Movimento per Latina -. Per anni ho gestito le Squadre Volanti e so che significa prevenzione e dare sicurezza al cittadino. A Latina non serve la Dia, servono più forze dell’ordine in strada, una rete di videosorveglianza: per dare sicurezza bisogna fare in modo che il reato non venga commesso e che il cittadino si senta protetto. Se non c’è sicurezza non c’è impresa, non c’è qualità della vita e non c’è legalità”.

Infine quella che Luigi Pescuma e il suo movimento chiamano “la pregiudiziale del codice deontologico”, vale a dire “un elenco di regole che il pubblico amministratore e chiunque abbia a che fare con il bene pubblico deve rispettare, come evitare di prendere decisioni in conflitto di interesse, di nascondere ciò che invece deve essere trasparente, avere un doppio incarico. Queste regole saranno poi inserite in un documento, ‘La carta di Latina’, che poi passerò a tutti i candidati sindaci e alle liste civiche per chiedere di sottoscriverla. E se non la firmano dovranno spiegare perché non vogliono essere sottoposti a controlli o a restrizioni per il bene pubblico”.

“Sono consapevole che il nostro cammino non sarà facile - ha poi concluso il candidato per il Movimento di Latina -; la nostra è l’unica lista civica ‘pura’ ed equidistante, intesa come lontana da ogni partito; non siamo di centrodestra né di centrosinistra come non siamo l’emanazione del movimento di Cirilli come vorrebbero invece etichettarci. Questa lista è uno strumento che si mette al servizio dei cittadini per rappresentarsi”.
 

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