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Elezioni 2018, CasaPound in campo: “Andiamo verso un risultato importante”

L’incontro a Latina con il segretario nazionale e aspirante premier Simone Di Stefano, e Mauro Antonini, candidato alla presidenza della Regione: "Puntiamo a superare il 3% e a mandare i nostri in Parlamento"

Puntare al 3% che permette di entrare in Parlamento, soglia che “sicuramente supereremo”. Ne sono convinti all'interno di CasaPound Italia, come ha ribadito anche Marco Savastano, responsabile provinciale e candidato al Senato alle elezioni del 4 marzo. L’occasione è stata fornita dall’incontro di sabato 3 febbraio presso l’Auditorium Vivaldi per la presentazione del programma politico del movimento in vista delle elezioni regionali e politiche. Presenti anche il segretario nazionale e candidato premier di CasaPound Simone Di Stefano, e Mauro Antonini, candidato alla presidenza della Regione Lazio. 

“Non ci stupiamo di questa affluenza anzi ce l’aspettavamo” dice Savastano in riferimento alla sala piena. Una risposta a quella che lui stesso definisce una “chiamata alle armi per mandare a casa una classe politica debole e asservita”. “Abbiamo in mente un percorso ben preciso - prosegue l’aspirante senatore - un percorso che arriva anche da un punto ben preciso nella nostra città: la torre di CasaPound, l'unica rimasta a sorvegliare il popolo, a guardare quello che succede realmente anche nelle periferie, nei quartieri e nei borhi, e da cui partono aiuti”. E sono i numeri a parlare, continua Savastano: “Sono 11 anni che siamo a Latina, sono 40 le famiglie attualmente assistite, 100 in totale in questi anni. Numeri che moltiplicati per le 110 sedi di CasaPound in tutta Italia rendono idea della nostra forza”.

“In 15 giorni abbiamo raccolto 2200 firme. Combattiamo perché, vogliamo raggiungere il 3% che siamo convinti supereremo. Poi non interessa chi di noi entrerà in Parlamento, chiunque sarà eletto rappresenterà noi, il popolo, la bandiera italiana e la Nazione. Questa è la differenza tra noi e gli altri”. 

“Ricordiamo - ha poi concluso Savastano - che siamo stati i primi a depositare in Tribunale le liste per le elezioni regionali. Perché i primi vogliamo essere”. Poi, proprio in vista del voto regionale la parola è passata al candidato alla presidenza del Lazio, Mauro Antonini che ha snocciolato alcuni dei punti fondamentali del programma di CasaPound. Il primo, cavallo di battaglia del movimento, il mutuo sociale, in versione 2.0, “perché tutti devono avere una prima casa di proprietà”, e poi il reddito regionale di natalità, “una card di 500 euro al mese per i bambini da 0 a 16 anni figli di coppie italiane, perché le famiglie italiane devono tornare a fare figli. Si tratta di una card per le spese familiari. Bisogna porre fine ai bonus una tantum o alle mancette che i governi ci hanno regalato fino ad oggi, una carità”. 

E poi Antonini prosegue sulla sanità che vive “una situazione drammatica”, pensando ad ospedali di zona, che definisce “light”, ad una nuova primavera per i medici di base e ad una nuova linfa per i consultori. Ancora, poi, sui trasporti che devono essere più efficaci, e l’ultimo punto illustrato dal candidato alla presidenza del Lazio: una Regione a zero immigrati: “solo noi possiamo farlo perché qui c’è il coraggio di avere un gruppo che parlerà con tutti i sindaci del Lazio per convincerli ad uscire dal progetto Sprar. Mai più un centro di accoglienza nel Lazio, mai più un campo rom nei comuni del Lazio. E’ un traguardo ambizioso ma dobbiamo farlo”. 

“A Latina e provincia abbiamo una bella squadra che potrà rappresentarvi degnamente - afferma con certezza Antonini -: andiamo verso un risultato importante. Non ci facciamo distrarre troppo dai sondaggi di questi giorni: avranno una sonora sveglia quando vedranno in Regione e in Parlamento il risultato di CasaPound”.  

Parola in chiusura di incontro a Simone Di Stefano. “Vedo sempre più persone, partecipazione, amore e attenzione attorno a questo movimento. Quale che sia il risultato delle urne, continueremo a costruire e ad avere vicino sempre più italiani convinti che quello che stiamo facendo sia l’unica cosa che può rivoluzionare la politica italiana e salvare la nostra Nazione. Non saremo sicuramente i professori della politica, non saremo usciti dalla Bocconi, ma credo che proprio chi è uscito dalla Bocconi e ha governato questa Nazione l’ha distrutta gettando nella disperazione più nera tantissime famiglie. Anche noi abbiamo aggregato nel nostro movimento esperti competenti di tantissime materie, che al contrario di quanto accade negli altri partiti non vengono sventolati, perché qui vale il principio di dimostrare al nostro popolo che la prima cosa che dobbiamo mettere in campo è il sacrificio, a volte anche fisico, e la pazienza per affrontare i nostri avversari politici”.

Poi il programma. “Il ritorno alla nostra moneta sovrana e l’uscita dall’Unione Europea sono i primi due punti a presupposto di tutto ciò che viene dopo - chiarisce Di Stefano -. Questo significa avere una nostra banca centrale che torna ad essere pubblica sotto il controllo del Ministero Economia e Finanze a cui viene demandato il monopolio della stampa della moneta”.

Presentati nel corso dell'incontro anche i candidati di CasaPound per la provincia di Latina alle regionali: Marco Savastano, Marisa Ricci, Michele Corbo, Alessandra D'Ottavi, Mauro Pecchia e Francesca Mafale.  

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