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Elezioni 2021, Conte a Latina: “Nessuna promessa elettorale, ma progetti che possiamo portare avanti”

L’ex premier nel capoluogo per sostenere la candidatura a sindaco di Gianluca Bono. Poi torna sulla polemica dell’intitolazione del parco a Falcone e Borsellino

E’ arrivato intorno a mezzogiorno Giuseppe Conte a Latina atteso da simpatizzanti e attivisti del Movimento 5 Stelle al parco Falcone Borsellino per una prima tappa nella provincia pontina (domani sarà a Cisterna, Pontinia e Formia) in vista del voto del 3 e 4 ottobre. L’ex presidente del Consiglio e leader dei 5 Stelle, giunto nel capoluogo per sostenere la candidatura a sindaco di Gianluca Bono alle prossime amministrative, è stato accolto da circa 300 persone per il comizio all’interno del parco comunale.

elezioni 2021, Giuseppe Conte a Latina

Diversi gli argomenti affrontati, sia di politica locale che nazionale come il superbonus 110%, le tematiche ambientali, comunità energetiche, la transazione ecologica e digitale e l’economia, con il riferimento al reddito cittadinanza e al salario minimo, il contrasto alla corruzione e alla criminalità. Altro tema caldo la riapertura dei luoghi della cultura e dello spettacolo, anche in risposta ad una recente polemica sorta in considerazione della presenza di tante persone ai suoi comizi. “Secondo me in questo momento, e l’ho detto anche prima di riempire le piazze, dobbiamo far ripartire questa che è una delle filiere che ha più sofferto e ho invitato subito il Governo ad eliminare le limitazioni della capienza, anche in virtù dell’introduzione della mascherina e del Green Pass”.

Conte a Latina: l'incontro al Parco Falcone Borsellino

Salito sul palco Conte ha espresso il suo sostegno per la candidatura di Gianluca Bono a sindaco di Latina. “Grazie Latina per questa presenza, a quest’ora in un giorno in cui in genere ci si dedica al lavoro o ad altro e questo significa che c’è grande desiderio di partecipazione” ha detto l’ex premier. “Come ha detto Gianluca, ora abbracciano tutti quanti insieme un nuovo corso del M5S e tutte le riforme che abbiamo fatto quando ero presidente del Consiglio le abbiamo fatte insieme, ed è per questo che ora sono alla guida del movimento. Ma ora abbiamo bisogno ancora di più forza e di più sostegno”.

“Io non sono un fenomeno come non lo sono tutti gli altri amici del Movimento 5 Stelle, non siamo delle persone speciali, ma delle persone perbene che fanno quello che va fatto e che tutti i politici dovrebbero fare. Ed è per questo che non siamo tanto amati dalle élite”. "Non sono qui a fare promesse elettorali - ha aggiunto - e i nostri candidati non fanno promesse elettorali; noi assumiamo impegni sulla base di progetti che possiamo portare avanti, io le chiamo assunzioni di responsabilità. Vi chiedo di scegliere sulla base dei progetti, non cedete al voto di cortesia” ha aggiunto il leader del M5s che non ha mancato di affondare il colpo nei confronti del centrodestra nazionale, all’indirizzo di Meloni e Salvini “che ancora non hanno fatto capire che cosa pensano su temi come il Green Pass”, e dei rappresentanti locali. Immancabile un passaggio sulla polemica sorta dopo le parole dell’allora sottosegretario della Lega Claudio Durigon (che poi si è dimesso) che durante un comizio ha auspicato il ritorno all’intitolazione del parco comunale, oggi in memoria di Giovanni Falcone Paolo Borsellino, ad Arnaldo Mussolini. “Parlando di etica pubblica voglio farvi un esempio: immaginate che io oggi vengo qui, e nel corso di un comizio dica che il nostro obiettivo sia quello di rimuovere l’intestazione di questo parco a Falcone e Borsellino per restituirla alla memoria di Arnaldo Mussolini, ecco questo non corrisponde ad un comportamento di etica pubblica”.

“Ringrazio il presidente Conte per essere qui oggi. Ricordiamo che è andato in Europa in un momento tragico per il nostro Paese ed è riuscito a strappare quei famosi 209 miliardi e per questo, come noto, è stato fatto cadere, perché c’è qualcuno che non voleva che quel capitale venisse gestito in maniera trasparenza” ha detto dal palco il candidato sindaco Gianluca Bono che ha ribadito, per quanto riguarda il territorio pontino, la volontà di richiedere che a Latina venga aperta una sezione della Direzione Investigativa Antimafia. "Dopo un anno e mezzo di lavoro, durante il quale abbiamo ricostruito un movimento che era frammentato, siamo di nuovo qui, liberi, coesi e solidali. Abbiamo visto Latina deperire nell’ultimo ventennio in cui si sono alterante tre amministrazioni con le prime due commissariate e la prima, quella di Zaccheo, che si presenta nuovamente agli elettori con la stessa compagine politica che lo ha screditato. Latina non vuole rivivere un triste deja vu e gli ecometri che sono sparsi per la città sono la loro firma”. 

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