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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Il ministro Orlando a Latina per sostenere Coletta: “Non si tratta di scegliere solo un sindaco ma un’idea di futuro”

Il deputato e vice segretario del Pd nel capoluogo: “Sosteniamo un’esperienza civica che chiediamo di sostenere anche agli elettori del centrodestra per non tornare indietro. Credo che qui ci siano davvero le condizioni per continuare con Coletta”

Non si tratta di scegliere solo un sindaco ma un’idea di futuro”: queste le parole del ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Andrea Orlando giunto oggi pomeriggio a Latina per sostenne la ricandidatura a sindaco dell’attuale primo cittadino Damiano Coletta. Prima una tappa a Cisterna per il deputato e vice segretario del Pd per confermare l’appoggio del partito al candidato Valentino Mantini in corsa per la fascia tricolore alle amministrative del 3 e 4 ottobre ed un incontro in Comune con le organizzazioni sindacali di Cgil Cisl e Uil per affrontare il tema della crisi occupazionale nel territorio con un particolare focus, anche con il primo cittadino di Sermoneta Giuseppina Giovannoli, sulla Corden Pharma.

Ad aprire l’incontro pubblico che si è tenuto in piazza del Quadrato il primo cittadino Coletta che ha ringraziato il ministro Orlando per la sua presenza a Latina che rappresenta “un segnale importante di attenzione verso la seconda città del Lazio in un momento storico come questo, con la crisi sanitaria, quella economica e sociale scaturite dalla pandemia che ha provocato un aumento delle disuguaglianze. Penso oggi anche all’occupazione
femminile: in 5 anni di amministrazione il nostro lavoro è stato anche creare una rete di organizzazione sociale per ridurre il divario di genere; abbiamo cercato di potenziare la capacità di fare rete, inclusione, non lasciare indietro nessuno”.

“Latina ha vissuto per anni un isolamento anche politico perché la credibilità a livello nazionale è scesa molto in basso a causa di una pericolosa commistione tra politica e criminalità; eravamo famosi per gli elicotteri che determinavano arresti in vari ambiti - ha detto Coletta durante il suo intervento -. Questo è un momento importante di scelta per la nostra comunità. In passato si è pensato a governare per favorire i soliti comitati di affari e i soliti interessi di tipo clientelare che hanno condizionato lo sviluppo, compreso quello occupazionale, del nostro territorio. E adesso, dopo che per 5 anni abbiamo operato una bonifica che ha portato ad un risanamento economico, sociale e morale, rischiamo che si ripresentino le stesse persone. Qual è il messaggio che viene dato alla comunità? Non si tratta di scegliere tra una persona o un’altra, ma tra diverse visioni politiche che appartengono ad ere diverse”.

E sullo stesso tema è intervenuto anche il ministro del Lavoro Andrea Orlando. “Ho deciso di essere a Latina non per quello che faccio oggi, ma per quello che ho fatto prima, il ministro della Giustizia perché da ministro della Giustizia ho avuto modo di studiare e seguire le vicende che hanno riguardato questo territorio, e ho maturato una consapevolezza” ha detto il vice segretario del Pd citando Sciascia: “la presenza della criminalità si sposta perché trova un terreno favorevole. Non è che necessariamente ci devono essere amministratori mafiosi o con rapporti con la criminalità, è sufficiente che ci sia un contesto che favorisca quel tipo di interesse. Non serve essere un attento studioso delle vicende della criminalità in Italia per capire che c’è stata un’espansione dalla Campania al basso Lazio, e questo è potuto avvenire perché c’era un contesto che lo permetteva. Questo è il punto politico di questa campagna elettorale; io credo che qui sia stato fatto molto per costruire una coalizione e qui il Pd ha fatto un passo importante nella direzione del riconoscimento di una novità civica. Ma questo non basta, perché incredibilmente chi afferma a livello nazionale di riconoscersi in una coalizione alternativa alla destra non è ancora al primo turno su Coletta". E se c’è un posto dove presentarsi uniti, per il ministro Orlando, questo è proprio Latina “dal punto di vista simbolico, politico e di valutazione di un’Amministrazione. A cosa servono i narcisismi e i personalismi se non ad aumentare il grado di rischio per una sfida che è già difficile” ha poi aggiunto il deputato dem.

“Noi sosteniamo un’esperienza civica che chiediamo di sostenere anche agli elettori del centrodestra per dare un segnale al centrodestra stesso, per non tornare indietro, Ora non si tratta solo di scegliere un sindaco, ma di scegliere un’idea di futuro. Credo che qui ci siano davvero le condizioni per continuare con Damiano Coletta".

“Io spero di essere qui a festeggiare la vittoria del sindaco Coletta, anche per discutere insieme su come intitolare un parco a Pio La Torre, a Rocco Chinnici, a Gaetano Costa e ai servitori della patria che nelle forze dell’ordine hanno perso la vita nel contrasto alla criminalità organizzata - ha poi concluso il ministro Orlando facendo anche riferimento alla polemica scoppiata nelle scorse settimane dopo le parole all’allora sottosegretario al Mef della Lega Claudio Durigon che auspicava un ritorno all’intitolazione del parco comunale, oggi in memoria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, ad Arnaldo Mussolini -. E credo che in questo non avrebbe difficoltà a riconoscersi neanche chi si colloca a destra dal punto di vista dei valori. Non si può contrapporre nulla alle figure di Falcone e Borsellino, soprattuto qui dove c’è il confine di una battaglia per contenere l’espansione della criminalità”. 
 

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