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Elezioni amministrative 2023

Coalizione di Coletta: “Candidato del centrodestra usa piattaforma scolastica per fini elettorali”

La nota di Lbc, M5S, Pd e Per Latina 2032: “Dino Iavarone sta facendo un uso elettoralistico di una piattaforma di comunicazione digitale interna all’istituto. Intervenga la Digos e il ministro Valditara disponga accertamenti”

Chiede l’intervento della Digos e accertamenti da parte del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara la coalizione progressista che alle elezioni amministrative sostiene Damiano Coletta dopo la notizia diffusa oggi dal quotidiano La Repubblica circa l’utilizzo “improprio” da parte di un candidato al Consiglio comunale di Fratelli d’Italia di una piattaforma per la comunicazione interna di una scuola. 

“Apprendiamo dall’edizione odierna della Repubblica che Dino Iavarone, candidato al Consiglio Comunale nella lista di Fratelli d’Italia, sta facendo un uso elettoralistico di una piattaforma di comunicazione digitale interna dell’istituto Vittorio Veneto - di cui è vicepreside – predisponendo banner che invitano a votarlo - scrivono in una nota Latina Bene Comune, Movimento 5 Stelle, Partito Democratico e Per Latina 2032 -. Oltre a questo, c’è l’aggravante di aver autorizzato tale utilizzo improprio anche per favorire pubblicità elettorale a terzi: Claudio Di Matteo, candidato nella lista civica Celentano Sindaco”.

“Dispiace dover constatare che, ancora una volta, Latina debba balzare alle cronache nazionali per episodi tanto disdicevoli. Non vogliamo più che la città debba essere nota per queste vicende - commenta la coalizione progressista -. C’è una parte politica che non perde occasione per coprire di imbarazzo il nome della nostra città e quanto fatto da Dino Iavarone, che peraltro ricopre un ruolo di dirigenza all’interno dell’istituto Vittorio Veneto, rischia di diventare un campanello d’allarme del modo in cui si aspira a governare: con opacità e agendo tra i cavilli delle regole e delle leggi con l’intento di bypassarle”.

“Auspichiamo un intervento della Digos e che il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, decida di disporre accertamenti. La scuola - concludono Lbc, M5S, Pd e Per Latina 2032 - è luogo sì di confronto animato e appassionato, anche politico e civico perché no, ma non è e non può essere mai luogo di propaganda politica. Dino Iavarone ha fatto uso personalistico di un mezzo comune e condanniamo fortemente questo episodio”. 

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