Sanità, D'Amato: "Nuovo ospedale e assistenza domiciliare, ma servono amministratori capaci"
L'incontro ieri, lunedì 20 settembre, a Latina per sostenere la candidatura a sindaco di Damiano Coletta e fare il punto sui nuovi modelli sanitari e sui progetti del Pnrr
I nuovi modelli della sanità, il Pnrr (piano nazionale di ripresa e resilienza), la campagna vaccinale anti covid. L'assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D'Amato è intervenuto ieri a Latina per affrontare questi temi accanto al sindaco Damiano Coletta, di nuovo in corsa per le elezioni del prossimo 3 e 4 ottobre, nel corso di un incontro al Circolo cittadino moderato dalla giornalista Roberta Sottoriva.
“La presenza dell’assessore D’Amato mi onora e ci onora – ha dichiarato il sindaco – per il rapporto di reciproca stima che si è costruita nel tempo. Soprattutto nella prima ondata pandemia, che ognuno ha vissuto nel suo ambito, c’è stato modo di collaborare in piena sinergia. Come sindaco ho sentito tutta la responsabilità per la città; aver avuto come interlocutore un assessore competente e con un metodo rigoroso, capace di esprimere sempre una visione, è stato importante: i dati lo dimostrano e dobbiamo esserne orgogliosi. Come amministratori abbiamo pensato al bene della città, salvando il progetto dell’Alta diagnostica, portandolo al Goretti a disposizione di tutta la comunità e dando all’ospedale una sala ibrida che si è rivelata fondamentale anche durante la stessa pandemia. E pensiamo al futuro della città, alle sue prospettive di sviluppo e di crescita: Latina ha ottime potenzialità perché è un importante polo chimico-farmaceutico, qui dobbiamo formare figure professionali anche per la ricerca. In questo senso dobbiamo spingere le linee guida del nostro indirizzo politico: valorizzare il polo chimico-farmaceutico, potenziare l’offerta formativa e universitaria con la creazione di facoltà collegate a questo settore, potenziare la telemedicina e l’assistenza domiciliare con la tecnologia digitale in collaborazione con la Asl, oltre alla realizzazione del nuovo ospedale. Abbiamo presentato un progetto per il Pnrr e siamo stati uno dei pochi comuni del centro-sud ad averlo fatto”.
Coronavirus, D’Amato: “Il problema non sono il vaccino o il green pass ma è il Covid”
"Abbiamo tra le maggiori aspettative di vita al mondo ma uno dei più bassi tassi di fertilità. Nel Lazio in otto anni la natalità è calata di 11mila unità - ha spiegato l'assessore regionale - Dopo il covid questa è la seconda grande emergenza. Dunque i modelli sanitari sono destinati a cambiare, dobbiamo creare punti di presa in carico distribuiti sui territori, con un’attenzione particolare al tele monitoraggio. Niente resterà come prima e questa è una sfida importate da cogliere anche sui territori, motivo per cui a Latina si gioca alle elezioni una partita molto seria. Il sistema sanitario – aggiunge – ha conosciuto un lungo periodo di commissariamento da cui siamo usciti grazie ai conti in ordine e al miglioramento dei livelli essenziali di assistenza, che per la prima volta hanno ora superato la soglia dei 200, arrivando a 203. Si tratta di punteggi assegnati dal ministero della Salute nell’ambito dell’aderenza dei livelli di assistenza. Ora bisogna migliorare, a breve ci sarà la delibera del nuovo ospedale di Latina che rappresenta un punto strategico della programmazione regionale. Accanto a questo c’è però anche la programmazione sul territorio basata su centrali operative dell’assistenza domiciliare che consentiranno di mettere in campo una rivoluzione che riguarda i pazienti cronici”.
Poi un appello per il voto nella prossima tornata elettorale: “Nei territori servono persone preparate: il sindaco Coletta – ha detto ancora D’Amato nel suo intervento - ha dimostrato di esserlo. Attenzione, qui a Latina si gioca partita molto seria, perché siamo primi per vaccinazioni e gestione del covid ed abbiamo l’ambizione di essere primi anche nell’epoca post covid. Questo voto a Latina quindi vale doppio, perché il discorso è anche nei progetti che stiamo mettendo in piedi con l’amministrazione comunale: che significa mettere a terra velocemente i progetti del Pnrr, con il nuovo ospedale e le centrali operative dell’assistenza domiciliare, veri e propri elementi strategici e concreti nella programmazione regionale. Servono amministratori che abbiano orecchio per ascoltare e testa per ragionare e serve anche continuità: questo è un punto fondamentale, perché se ogni volta gli interlocutori sono diversi, ogni volta si ricomincia da capo. Rivolgo quindi un appello agli elettori: abbiamo un’occasione unica, dare ancora continuità al nostro territorio dopo averla data a livello regionale, anche comunale; mentre gli interlocutori precedenti sono gli stessi che avevano creato il buco milionario in bilancio che abbiamo trovato e i Livelli essenziali di assistenza erano a dir poco insufficienti”.