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Elezioni, incontro a Formia con Giulia Bongiorno e i candidati pontini

"Destra e sinistra non hanno dato risposte; il voto utile è quello all'Udc" ha commentato Aldo Forte. Fiduciosa la Bongiorno: "C'è l'interesse e la fiducia degli elettori nella buona politica"

Battute finali in questa campagna elettorale che è stata davvero incandescente. Successo ieri mattina per l’incontro elettorale a Formia  - presso il Cinema Multisala del Mare - con la candidata alla presidenza della Regione Lazio, Giulia Bongiorno e tutti i candidati dell’Udc alla Camera (Aldo Forte, Davide Minchella, Mauro Anzalone, Giuseppe Matarazzo, Simona Mulè), al Senato (Pierpaolo Marcuzzi e Marco Gatto) e al Consiglio regionale proprio per la Lista civica per Bongiorno presidente (Gerardo Stefanelli, Marilena Sovrani e Gianfranco Sciscione).

“Vedere una sala come questa piena, - ha invece dichiarato il sindaco di Formia e segretario provinciale dell’Udc, Michele Forte – con tanta gente anche in piedi, vuol dire che stiamo lavorando bene. Guardiamo con fiducia alle prossime elezioni nazionali e regionali. E siamo partiti con il piede giusto per le amministrative di Formia che verranno tra qualche mese. Per la Regione faccio il tifo per tutti i nostri candidati, Stefanelli, Sciscione e Sovrani. A livello nazionale è importante votare Udc per permettere ad Aldo Forte di continuare alla Camera il lavoro che dal 2005 ad oggi ha svolto in Regione. Siamo una squadra, per noi è importante rappresentare il nostro territorio, prima di tutto, come abbiamo sempre fatto. Una squadra giovane e competente, con molte donne di qualità, che – ha concluso Michele Forte – continuerà la storia di questo partito”.

Negli ultimi venti anni da destra e da sinistra non sono arrivate le risposte che gli italiani attendevano –ha invece commentato Aldo Forte -. Per non fare la fine della Grecia, l’Udc è stata protagonista di un governo di responsabilità. Oggi, non possiamo disperdere i sacrifici che gli italiani hanno fatto e che hanno messo a dura prova le famiglie e il sistema produttivo. È finito il tempo delle promesse facili. Dobbiamo continuare lungo la strada tracciata dall’Udc, fatta di maggiore equità sociale. Dare un voto al Centro serve per dare stabilità, per dare risposte alle famiglie, ai giovani, alle fasce deboli”.

Non accetto la rassegnazione. – ha dichiarato nel suo intervento Giulia Bongiorno –. Sto girando tutto il Lazio e anche qui nel sud della regione c’è grande vitalità, c’è l’interesse e la fiducia degli elettori nella buona politica che crediamo di rappresentare. Una buona politica che vogliamo portare anche in Regione. A partire da poche proposte, ma chiare: sganciare le nomine della sanità dai partiti; mettere i bilanci online e renderli trasparenti perché i cittadini hanno il diritto di sapere come la Regione spende i loro soldi; costruire impianti eco-compatibili per il trattamento dei rifiuti e aumentare la raccolta differenziata perché se Roma non è stata in grado di gestire i propri rifiuti non può pretendere di portarli nelle altre province del Lazio. In più, dobbiamo ripartire dalla giustizia, dallo sviluppo e dall’occupazione, perché non possiamo crescere i nostri figli per poi vederli costretti ad andare in altre parti d’Europa o del mondo per vivere”.

A chi le ha detto che quella per la presidenza della Regione pare ormai una sfida a due Zingaretti-Storace, la Bongiorno ha risposto: “Noi non siamo terzi, il voto c’è tra una settimana e il consenso nei nostri confronti sta crescendo. A me interessa ogni singolo voto, perché ogni voto in più ci dà forza. È importante che la gente lo capisca e ci sostenga, perché potremo essere determinanti in Regione anche per il futuro del Golfo di Gaeta, continuando il buon lavoro di Aldo Forte”.

Infine un riferimento anche della necessità di valorizzare la partecipazione femminile in tutti i contesti: “Le quote rosa sono sicuramente un buono strumento per garantire un’adeguata rappresentanza femminile, ma senza un’adeguata selezione delle candidature, possono avere un effetto controproducente, portando donne poco competenti in ruoli importanti. Proprio per questo propongo le ‘quote fucsia’, - ha concluso Bongiorno – composte unicamente da donne di valore, associando la qualità alla quantità”.

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