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Elezioni politiche, la Lega: "Puntiamo sui territori". Ecco i tre pontini in corsa per il Parlamento

Giovanna Miele, Vincenzo Valletta e Claudio Durigon inaugurano anche il point elettorale di Latina

Tre candidati di Latina per Camera e Senato. La Lega punta anche sui territori e ieri, sabato 10 settembre, ha inaugurato il point elettorale di Latina, in via Eugenio di Savoia, e presentato i pontini in corsa per il Parlamento.

“Le nostre candidature non arrivano per caso – ha detto Giovanna Miele, candidata alla Camera nel collegio plurinominale in posizione 2 – Siamo qui consapevoli della grande responsabilità che abbiamo davanti. Dobbiamo cambiare le cose e dobbiamo iniziare a farlo dalla nostra città e dalla nostra provincia. I cittadini attendono risposte. Ed è per questo che a Latina sfiduceremo Damiano Coletta. Non lo facciamo per partito preso o perché lui è un esponente della sinistra. Lo facciamo perché già coi fatti ha dimostrato di non essere in grado di governare e risolvere i problemi della città. Oggi abbiamo davanti una sfida notevole, una crisi aggravata da pandemia e guerra. I costi dell’energia sono un peso insostenibile per famiglie e imprese. Una volta al Governo del Paese, la Lega avrà questa emergenza come priorità”.

Vincenzo Valletta, anche lui candidato della Lega alla Camera dei Deputati, ha aggiunto: “Il nostro partito è unito e compatto e punta a ottenere un risultato importante in questa tornata elettorale, a livello nazionale e qui a Latina e provincia. Io, Claudio e Giovanna siamo di Latina e questo deve inorgoglire i cittadini perché la Lega è l’unico partito che scommette davvero sulla sua classe dirigente locale, lavorando per farla entrare in Parlamento. Poi, da consigliere comunale, confermo che al primo Consiglio utile daremo la sfiducia a Damiano Coletta”. 

Una linea confermata dal coordinatore regionale della Lega e candidato al Senato Claudio Durigon che ha detto: “Come avete potuto capire, ci avviamo ad otto mesi di campagna elettorale a Latina. Coletta sarà sfiduciato perché ha dimostrato coi fatti di non essere stato capace di fare e risolvere i problemi della città. E gli stessi cittadini glielo hanno spiegato con il voto del 4 settembre scorso, quando il Centrodestra col suo candidato Zaccheo ha preso il 60% dei voti e Coletta s’è fermato al 34%. Quando ho sentito leader del centrosinistra dichiarare che a Latina la sinistra ribalta i sondaggi mi sono messo a ridere. I numeri non mentono e la città di Latina ha già sfiduciato Coletta”.

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