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Elezioni regionali, presentata la lista del Pd. Ecco i candidati pontini

Oggi la presentazione ufficiale delle donne e degli uomini in corsa nella circoscrizione pontina. Il segretario Sarubbo: "Balza agli occhi il dato anagrafico: poco più di 30 anni l'età media"

"Una lista importante che tiene insieme rinnovamento, competenza, rappresentanza del territorio". Così definisce la lista del Pd per le elezioni regionali il segretario provinciale del partito Omar Sarubbo. La lista infatti è stata ufficialmente presentata questa mattina, 14 gennaio. "Balza subito agli occhi il dato anagrafico . commenta ancora il segretario - È poco più di 30 anni infatti,l’età media dei nostri candidati. Una scelta consapevole e rappresentativa di un partito che da mesi guarda al futuro e costruisce nuova classe dirigente. Già con l’indicazione congressuale di 20 giovani segretari alla guida dei circoli, e con la formazione delle liste alle scorse elezioni politiche, abbiamo dato un segno tangibile della direzione intrapresa. Una lista forte, a nostro giudizio, degna rappresentante della tradizione politica riformista e progressista che viene da lontano e vuole andare lontano. Vogliamo vincere le elezioni regionali perché siamo convinti che il Lazio non possa permettersi un ritorno al passato".

Ecco dunque i candidati al Consiglio regionale del Lazio per il Pd. Si tratta del consigliere uscente Salvatore La Penna, dell'attuale assessora uscente Enrica Onorati, di Carmela Cassetta, ex presidente del Parco Riviera di Ulisse, e poi di Gloria Mastrocicco, Francesco Pannone e Alessandro Zori.

"Il presidente Zingaretti ha fatto un grande lavoro - prosegue Sarubbo - Ha ereditato una Regione distrutta e indebitata ma ha saputo risanarne il bilancio non rinunciando mai alle politiche di investimento per lo sviluppo. Oggi la nostra regione è leader nella capacità di intercettazione e spesa dei fondi europei e ha investito massicciamente in molti settori. Chiederemo un voto per evitare il ritorno al potere di quella che consideriamo una delle peggiori classi dirigenti della destra. È utile ricordare le ultime esperienze che li hanno visti alla guida della Regione Lazio. Passano gli anni ma il centrodestra di oggi, dopo aver goduto del favore dei consensi a Giorgia Meloni lo scorso settembre, conferma la storica abilità di disattendere le promesse elettorali. Noi vogliamo essere all’altezza dell’aspettativa dei cittadini del Lazio e mettiamo in campo la nostra classe dirigente migliore, a partire da Alessio D’Amato, che è un uomo delle istituzioni, preparatissimo, infaticabile. Su tutto ci piace ricordare quando il 2 giungo 2021 ha ricevuto l’Onoreficenza al merito della Repubblica per la lotta al Covid. Un riconoscimento che ha dedicato agli eroi della sanità che per 489 giorni non si sono mai fermati ed hanno salvato migliaia di vite mettendo a rischio la loro. La durissima e stressante prova di governo dentro la tragedia sanitaria ed economica della pandemia, in un Paese che non era affatto pronto a farvi fronte, è stata vinta. Crediamo che ciò rappresenti bene la cifra della nostra azione di governo: un agire nell’interesse generale con lo sguardo sempre rivolto a chi ha più bisogno e privo di cinismo e di calcoli elettorali. Un esempio italiano. Questo siamo e questo vogliamo continuare ad essere per tutte e tutti".

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