Elezioni comunali 2013, voto disgiunto: cos’è e come funziona
Alle amministrative nei comuni con più di 15mila abitanti gli elettori possono usufruire del cosiddetto "voto disgiunto"; ecco cos'è
Domenica 26 e lunedì 27 maggio i cittadini degli otto comuni pontini chiamati al voto – Aprilia, Bassiano, Campodimele, Formia, Lenola, Priverno, Sabaudia e Sonnino – sono chiamati ad esprimersi per la nomina diretta del sindaco e per il rinnovo del Consiglio comunale.
Gli elettori che si recheranno alle urne riceveranno una scheda di colore azzurro che reca i nomi e i cognomi dei candidati a sindaco, scritti entro un apposito rettangolo, al cui fianco sono riportati i contrassegni della lista o delle liste con cui il candidato è collegato.
COME SI VOTA
I cittadini possono usufruire anche del cosiddetto “voto disgiunto”, vale a dire che possono votare sulla stessa scheda per un candidato sindaco e per una lista diversa da quelle che lo sostengono. Il voto disgiunto per le elezioni comunali, in Italia è ammesso solo nei Comuni superiori ai 15mila abitanti.
Questa possibilità di voto si aggiunge alle altre tre tra cui l’elettore può scegliere per esprimere la sua preferenza:
- può segnare una “x” solamente sul riquadro con il nome e cognome del candidato sindaco, dando la preferenza solo a lui e a nessuna lista;
- può segnare una “x” solo su una lista. In questo caso la preferenza va alla lista e al candidato sindaco associato;
- può segnare una “x” sulla casella con nome e cognome di un candidato sindaco e una “x” ancora una lista collegata al candidato sindaco a cui è data la preferenza. Il voto andrà a entrambi.