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Fondi, riflettori puntati sulla difesa e la ricostruzione del litorale

In Commissione si è parlato di ripascimento nel rispetto del Piano delle Coste laziali, bonifica delle dune e accessi al mare

Si è parlato di interventi per la difesa e la ricostruzione del litorale, ripascimento, mareggiate, nuove passerelle, accessi al mare e bonifica delle spiagge dai residui di opere edilizie abbattute negli anni '80 nella riunione della Commissione turismo, cultura, demanio, Sport e Politiche Giovanili del Comune di Fondi. Il sindaco Beniamino Maschietto ha annunciato l'imminente avvio della procedura di esproprio finalizzata a servire di sette nuovi accessi al mare la zona compresa tra Borgo Sant'Antonio e Torre Canneto. Si è poi parlato di ripascimento e, in particolare, del progetto di fattibilità relativo al tratto di litorale compreso tra Torre Canneto e Sant'Anastasia, approvato dalla Giunta comunale, indispensabile per beneficiare del contributo di un milione e 300 mila euro erogato dalla Regione Lazio.

L'assessore Spagnardi, ha aggiornato i presenti sul redigendo Piano delle Coste laziali di cui si sta dotando la Regione che consentirà di armonizzare le opere di ripascimento in programma nei vari comuni individuando le tecnologie più indicate per affrontare, in maniera risolutiva, il fenomeno dell'erosione. Nel corso dei numerosi incontri tra il sindaco Maschietto, l'assessore Spagnardi e i tecnici della Regione, è emersa la possibilità di utilizzare anche a Fondi, previo studio di impatto, tecnologie innovative come il tecnoreef.

«Si tratta – ha aggiunto il presidente di Commissione Cristian Peppe - di un intervento senza precedenti, sia dal punto di vista della scientificità che degli importi stanziati, finalmente in grado di dare risposte concrete ad una vasta categoria di imprenditori del settore turistico messi in ginocchio dall'erosione costiera».

Lo stesso ha inoltre aggiornato l'assemblea circa una richiesta di contributi alla Regione per bonificare le dune del litorale di Fondi e rimuovere l'ingente quantità di materiali ferrosi e inquinanti che giacciono sotto la sabbia dai tempi delle demolizioni degli anni '80. Ciò che per decenni era sepolto nelle dune, proprio per via dell'arretramento della linea di costa, sta infatti riemergendo in più punti della battigia. Per la bonifica dell'intero litorale, lungo oltre 13 chilometri sono stati chiesti 714.500 euro.  

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