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Giovedì, 18 Aprile 2024
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La Regione Lazio investe 170mila euro nelle case circondariali di Velletri e Latina

Previste un'area per l'accoglienza dei familiari e spazi più ampi per le passeggiate

Una struttura per l’accoglienza dei familiari delle persone detenute a Velletri e la riqualificazione del cortile per le passeggiate del reparto femminile di alta sicurezza a Latina. Sono questi i due interventi previsti dalla giunta regionale del Lazio per case circondariali delle due città. Un investimento complessivo di 170mila euro per migliorare la vivibilità degli istituti penitenziari, già interessati da un precedente stanziamento di 900mila euro.

Per far partire gli interventi, la giunta regionale ha approvato il protocollo di intesa tra la regione Lazio, il ministero della giustizia e il garante dei detenuti del Lazio con il quale la Pisana procederà alla realizzazione di interventi strutturali sulle case circondariali di Velletri e Latina.

Casa circondariale di Velletri

Il carcere di Velletri, aperto nel 1991, è composto da due padiglioni di quattro piani, di cui uno costruito successivamente ed aperto nel 2012, più un reparto semilibertà. La capienza regolamentare è di 412 posti, di cui 386 effettivamente disponibili. Ad oggi nel carcere sono presenti 494 persone, tutti uomini. Presso questa struttura, è prevista la realizzazione di un ambiente destinato all’accoglienza dei familiari delle persone detenute, compresi i bambini, durante l'attesa per lo svolgimento dei colloqui in presenza. Un intervento atteso da anni per un carcere che spesso è stato al centro di polemiche per le condizioni nelle quali vivono detenuti e poliziotti. 

Casa circondariale di Latina

L’istituto è stato costruito negli anni ‘30. Ospita detenuti uomini e donne per diverse tipologie di reato (alta sicurezza, comuni di media sicurezza, precauzionali) con condanne definitive e in attesa di primo giudizio. La capienza regolamentare è di 78 posti, 49 uomini, 27 donne. Ad oggi, secondo quanto riportato dal garante dei detenuti del Lazio, il carcere ospita 118 persone, di cui 38 donne. Queste ultime, grazie all’intervento della Regione, potranno beneficare del rifacimento e la riqualificazione dell'area destinata ad ospitare il cortile dei passeggi all'interno del reparto femminile di alta sicurezza dell'istituto, allo scopo di ampliare gli spazi da destinare all’aria, alla socialità e a possibili attività trattamentali all’esterno delle sezioni.

“Il miglioramento della situazione carceraria è stato, e continua ad essere, tra le priorità attenzionate dall’assessorato che ho l’onore di guidare – dichiara, in una nota, Valentina Corrado, assessore al turismo, enti locali, sicurezza urbana, polizia locale e semplificazione amministrativa della regione Lazio - abbiamo già stanziato 900mila euro per riqualificare gli spazi così da sostenere la genitorialità, la pratica sportiva, il miglioramento della vita affettiva e relazionale, il benessere psicofisico dei detenuti; per favorire la digitalizzazione e l’adeguamento tecnologico; per offrire strumenti idonei all’acquisizione di nuove competenze digitali a supporto dei percorsi trattamentali in un’ottica di reinserimento sociale; nonché per agevolare e promuovere gli studi universitari e la diffusione dell’istruzione universitaria. Voglio ringraziare – conclude la Corrado - il garante dei detenuti della regione Lazio per la proficua collaborazione: attraverso un impegno sinergico stiamo continuando a realizzare interventi programmatici volti a migliorare le strutture del territorio, nonché le condizioni della popolazione detenuta della nostra regione”.

"In merito alle due proposte presenti nella delibera – dichiara, in una nota, Stefano Anastasìa, garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della regione Lazio - si tratta di interventi fondamentali, più volte rappresentati come necessari per garantire condizioni di detenzione dignitose con il rifacimento dell’area passeggi della sezione femminile della casa circondariale di Latina, ancora gravata da recinzioni arrugginite risalenti all’emergenza terrorismo, e un’accoglienza dignitosa dei familiari e dei bambini in visita ai congiunti detenuti, come nel caso della casa circondariale di Velletri. Ancora un segno di attenzione della regione Lazio alle condizioni di vita in carcere e ai molti problemi che comportano anche ai familiari e alla comunità esterna".

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