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Italia in Comune sfida il Governo: "Giù le mani dal bando per le periferie"

I sindaci Coletta, Pizzarotti e Pascucci hanno presentato questa mattina l’emendamento per sbloccare i fondi del bando per le periferie

“Inaccettabile lo scippo del Governo, si tagliano i fondi destinati alle periferie delle città e si preferisce consenso a breve termine in vista delle europee”. Italia in Comune, il partito dei sindaci nato lo scorso 3 dicembre come rete di amministratori locali, lancia una sfida al governo sul blocco dei fondi destinati al bando periferie.

Al partito ha aderito anche il primo cittadino di Latina Damiano Coletta, dice presidente di Italia in Comune, che proprio questa mattina ha partecipato a una conferenza stampa del partito convocata a Montecitorio, accanto al sindaco di Parma Federico Pizzarotti, e ad Alessio Pascucci, sindaco di Cerveteri, nel corso della quale è stato presentato l’emendamento per sbloccare i fondi del bando per le periferie. Italia in Comune definisce uno “scippo” il taglio che ha stralciato opere di valore sociale, come piazze, parchi, biblioteche. Il Governo propone infatti un emendamento che tglia 1 miliardo e 600 milioni di euro destinati a interventi nei luoghi di degrado economico e sociale, in quartieri che sono stati costruiti per rispondere all’emergenza abitativa in cui però non sono stati realizzati servizi e spazi per lo sviluppo culturale.

“Chi ha pensato questo provvedimento – ha dichiarato questa mattina in conferenza stampa Damiano Coletta – ha chiara cosa sia la macchina amministrativa? Ha chiaro cosa sia un iter da costruire sia in termini di documenti sia in termini di piano economico e finanziario? Le macchine amministrative che noi sindaci governiamo hanno come comune denominatore la lentezza, che è il vero problema di questo Paese, non i migranti”.  

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