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Latina città cardioprotetta, in Consiglio comunale nuove proposte per ampliare la rete d’emergenza

In memoria del dirigente Giuseppe Manzi, scomparso prematuramente, calendarizzata in commissione Bilancio l’istituzione di una borsa di studio

"Sono stati giorni di profonde riflessioni, questi. Proprio da queste riflessioni, maturate in un silenzio rispettoso del grave lutto che ha colpito l'amministrazione comunale di Latina per la prematura scomparsa del dirigente Giuseppe Manzi, alla cui famiglia ci stringiamo, scaturisce oggi la necessità di intervenire ponendo sul tavolo delle priorità l'esigenza di potenziare la rete della città cardioprotetta esistente". Il gruppo consiliare di Latina Bene Comune interviene sulla questione, raccogliendo le parole del sindaco Damiano Coletta che, dopo la morte del dirigente del Comune, ha invitato tutti a lavorare insieme per questo scopo.

"La rete - dice Rita De Rosa, componente del consiglio generale di Lbc e medico - è stata fortemente voluta dall'attuale amministrazione, che si è impegnata a formare sul territorio tante persone nella gestione dell’emergenza, in collaborazione con le associazioni del territorio e con l’Unità coronarica dell’ospedale Goretti che svolge ogni giorno una enorme attività. Non basta. Bisogna fare ancora di più per diffondere la cultura dell’emergenza. Gli studi hanno stabilito che, nell’ambito dell’emergenza nei luoghi pubblici, l’intervento dei laici è fondamentale per salvare le vite. Nei primi minuti si rivela importante perché previene i danni principali. Ecco perché abbiamo progettato Latina città cardioprotetta, perché tutti possono usare i defibrillatori, anche persone non addestrate: sono considerati uno strumento diagnostico, che se usato nelle situazioni giuste può salvare delle vite. C’è uno schema sul dispositivo che aiuta a posizionare le due piastre e poi basta seguire le istruzioni date direttamente dalla macchina”.

Nel tempo sono state molte le persone formate all’uso del Dae (defibrillatore automatico esterno), tra cittadini e forze dell’ordine, ma è necessario ancor di più moltiplicare queste conoscenze. Oggi si è parlato a lungo anche di questo in Consiglio comunale, nel ricordare quanto accaduto purtroppo al dirigente Manzi. In sua memoria, per non dimenticare il grande lavoro e il professionista apprezzato che era, è stata proposta l’istituzione di una borsa di studio. “Apprezzo molto la proposta formulata dal consigliere Massimo Di Trento – ha detto Ernesto Coletta, presidente della commissione Bilancio – Anche io l’avrei proposta: facciamo lo stesso lavoro e ci siamo letti nel pensiero. Ho già redatto una bozza di regolamento, nella seduta di commissione del 28 luglio sarà già all’ordine del giorno”.

Due proposte sono state molto illustrare in Consiglio sul tema dell’emergenza. Quella di Emanuele Di Russo, che ha espresso la propria disponibilità nel farsi carico, attraverso la commissione Welfare che presiede e attraverso il suo mandato alla Partecipazione, di promuovere tutte le misure possibili per portare a contatto il maggior numero di cittadini con la formazione alle tecniche di rianimazione cardiopolmonare, raccogliendo la sensibilità diffusa di tutti i consiglieri di maggioranza e minoranza. L’altra, quella avanzata dalla consigliera Marina Aramini, con mandato sui borghi, di installare altri defibrillatori nelle zone in cui oggi mancano, tra cui appunto quasi tutti i borghi. La mappa dei dispositivi salvavita disponibili in città si trova nell’app InformaLatina, l’idea è quella di nutrirla con l’aggiunta di nuove postazioni in tutto il territorio comunale.

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