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Contrasto alle povertà educative, sottoscritto il Patto per contrastare le discriminazioni tra studenti

Il progetto coinvolge la Provincia di Latina, Comuni, scuole e numerose organizzazioni di terzo settore del territorio pontino

I progetti Tutti a scuola e Radici di Comunità passano il testimone al territorio della provincia di Latina. Ieri, 17 luglio, presso la sala conferenze dell’Università di Cassino e del Lazio Meridionale nel Castello Angioino, a Gaeta, si è svolto l’incontro per la firma del Patto di territorio per il contrasto alle povertà educative nella provincia di Latina “Le parole e le idee possono cambiare il mondo. Un patto può cambiare la comunità”.

Il Patto ha coinvolto numerosi Comuni, Carlo Medici, presidente della Provincia di Latina e sindaco di Pontinia, partner del Progetto Tutti a Scuola, che ha impegnato l’istituzione provinciale a costruire una cornice nella quale trovare il denominatore comune del territorio per combattere attivamente le povertà educative. Il Patto è stato sottoscrittodalla Provincia di Latina e dai Comuni di Latina e Gaeta ma hanno già confermato l’intenzione di aderire, tra gli altri, sette Comuni della provincia, oltre a quattro istituti scolastici e numerose associazioni e organizzazioni di terzo settore. Il Patto assume quale principio base il protagonismo, il coinvolgimento, la partecipazione attiva di bambine e bambine, ragazze e ragazzi e giovani in ogni processo che riguardi la loro educazione e formazione.

Tra gli obiettivi generali, il Patto intende costruire una cornice per i Comuni del territorio provinciale, affinché tutti i Patti educativi di Comunità che saranno stipulati dai singoli Comuni o attorno alle singole scuole possano usufruire di linee guida e buone prassi. Definendo modelli operativi innovativi e puntando su co-programmazione e co-progettazione, il Patto intende, insomma, lavorare per dei mutamenti permanenti nel contrasto alle povertà educative.

I Progetti Tutti a Scuola e Radici di Comunità, selezionati dall’Impresa Sociale Con i bambini, costituita per attuare i programmi del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, rispettivamente nel Bando Adolescenza e nel Bando Nuove Generazioni, hanno portato avanti, dal 2018, con gli oltre trenta partner coinvolti nel territorio della provincia di Latina, interventi diretti a minori e famiglie e incontri volti a promuovere il protagonismo delle nuove generazioni. Tra i partner, oltre gli Organismi di Terzo Settore, anche i Comuni di Latina, Pontinia, Minturno, Spigno Saturnia e i numerosi altri che hanno partecipato, tra i quali il Comune di Gaeta che ha ospitato l’evento odierno.

“Le amministrazioni hanno l’obbligo di colmare i gap di formazione e creare cittadini - ha dichiarato Carlo Medici, Presidente della Provincia di Latina – cè bisogno di equità in questo: due ragazzi dello stesso comune non possono avere opportunità educative diverse in funzione della famiglia di provenienza. Occorre credere nella formazione, e, per farlo, garantire risorse”.

“Sono convinto del grande valore di questo progetto, per il contesto storico in cui è stato realizzato, così come per la capacità di creare partecipazione e inclusione, degli studenti e della politica - ha sottolineato Damiano Coletta, sindaco di Latina - la pandemia ci ha dato una sintesi dei bisogni primari e di quella che può essere la risposta della società civile. E un bisogno primario è la scuola. Le scelte politiche sono importanti: come ci ricorda la Costituzione, dobbiamo mettere al centro la persona, in questo caso gli studenti e contrastare tutte le condizioni che possono impedire la piena fruizione delle opportunità educative».

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