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Elezioni amministrative

Primarie nel centrosinistra, Daniela Fiore: "La mia spinta dall'energia di cambiamento dei giovani"

La candidata del Pd parla dei progetti per la città, della sfida alle destre, di programmi e valori condivisi con gli alleati

Ex consigliera comunale nell'ultimo governo di Damiano Coletta, avvocata penalista con una lunga militanza nel Partito democratico. E' Daniela Fiore la donna del Pd, candidata alle primarie del centrosinistra del prossimo 2 aprile e dunque aspirante candidata alla carica di sindaco, insieme a Damiano Coletta e Filippo Cosignani. Dopo la presentazione ufficiale nella giornata di sabato, parla del lavoro che la attende, della campagna elettorale già avviata, della sfida alle destre e dei progetti per la città.

Ha vinto per ora, a mani basse, la prima sfida, quella tutta interna al partito. E la sua prima analisi dunque è proprio sul tema delle primarie: "Abbiamo fatto un lavoro importante sulle primarie, rispetto alle quali c'era riluttanza da parte di qualcuno. Alla fine è stata compresa l'importanza di una coalizione unita con cui affrontare la battaglia del centrodestra". Il riferimento è prima a Damiano Coletta, poi a Enzo De Amicis, che pure aveva proposto la sua candidatura all'interno del partito, ritirandosi solo alla fine. "Per quanto riguarda Enzo De Amicis - aggiunge - visto il largo consenso sul mio nome, le sue legittime aspettative, a coronamento del suo percorso politico, sono state messe da parte. Ma De Amicis e Fioravante, che ringrazio per il senso di responsabilità dimostrato, sono entrambi al mio fianco in questa partita. Non possiamo permetterci di dividerci, perché la nostra ambizione è quella di guidare la coalizione".

Il Pd sta cambiando pelle, sul piano nazionale e anche in provincia. Ma in questo lungo tempo è stato lasciato campo libero al centrodestra e ora la partita, anche al livello locale, sembra molto difficile. Quali sono le strategie vincenti? "Si gioca la carta della credibilità della proposta politica. Per ora poi la sfida si gioca in due step: prima all'interno del centrosinistra nelle primarie. Le proposte per sfidare il centrodestra le capiremo meglio sicuramente dopo il 3 aprile. Al momento dobbiamo capire chi guiderà la coalizione. Certamente però è necessario un cambio di passo rispetto ai ritardi del passato. Non possiamo più permetterci giustificazioni di ritardi burocratici".

Il centrodestra ha scelto: la candidata sindaca sarà Matilde Celentano, espressione di FdI. Come giudica questa scelta, che potrebbe essere appunto la sua avversaria alle elezioni comunali? "Io alla conferenza stampa ho visto una donna circondata da uomini e stento a credere che il potere potrà essere esercitato in maniera davvero indipendente rispetto alle logiche del passato. Dietro una candidatura di facciata ci sono sempre le stesse persone. Accanto a lei e dietro di lei vedo gli stessi uomini che hanno governato la città per anni. Non basta cambiare coperta per rendersi credibili".

Quale il significato di una candidatura di genere? "L'importanza di avere donne come figure apicali della politica e delle istituzioni sta nel cambiamento di approccio. Una candidatura di genere - spiega Fiore - si declina in tutte le scelte, a partire dalla capacità di uscire dai tatticismi e dalle logiche maschili, dalla capacità di costruire ponti e dialoghi costruttivi. Ma ripeto, non basta che ci sia una donna, servono nuove idee che camminano insieme alle donne".

I giovani sono ora una fetta di elettorato a cui i partiti guardano con sempre maggiore interesse. Come si intercetta il loro voto? "Occorre stare insieme alle persone, serve conoscere i giovani, farci politica insieme. Io ho sempre avuto la tessera del Pd ma mi sono impegnata in politica solo da qualche anno, quando mia figlia cominciava a frequentare il circolo giovanile. Ho trovato la spinta da questa energia di cambiamento. I giovani non sono più 'altro' da noi. Sono classe dirigente. Penso al rinnovamento all'interno del Pd: a Valeria Campagna, al segretario comunale Leonardo Majocchi, a Francesco Pannone".

Se di possibili, future alleanze con altre forze politiche, Daniela Fiore preferisce parlare solo dopo le primarie, è certissima però di cosa farebbe, da sindaca, nei primi 100 giorni: "La biblioteca, sicuramente, sarebbe la prima cosa - spiega - Poi la manutenzione del Parco Falcone e Borsellino e quella di campi da calcetto e basket della città. C'è grande attenzione inoltre ai temi ambientali, alla siccità, ai fenomeni erosivi che stanno mettendo a rischio la nostra costa e sui quali occorre intervenire subito. Quanto alle alleanze, so che ci sono altri attori della politica cittadina che guardano con interesse ai risultati delle nostre primarie. Vedremo. Noi siamo pronti a dialogare con tutti".

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