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Dimissioni in Consiglio e la città affidata al commissario: "l'atto d'amore" di Zaccheo

L'ex candidato e consigliere comunale commenta i fatti di ieri e non risparmia colpi bassi al sindaco Coletta

Per Vincenzo Zaccheo le dimissioni e la sfiducia al sindaco legittimamente eletto sono "un atto d'amore per la città". A Damiano Coletta non risparmia colpi bassi e toni pieni di rancore anche in una nuova nota inviata oggi alla stampa in cui si firma "Vincenzo Zaccheo, già sindaco di Latina". Parla di una "straordinaria carica di affetto e sostegno politico" che corre per le vie del centro e sui social media da parte della sua gente e se la prende con la "rappresentazione macchiettistica della città fascista" che Coletta avrebbe reso in una recente intervista televisiva su un'emittente nazionale. Così, dimenticate le numerose inchieste che hanno travolto negli ultimi anni il territorio svelando non pochi legami tra criminalità e una certa politica, passa a descrivere Latina come una comunità splendida e accogliente, democratica e solidale, operosa e perbene.

"In questi sei anni di governo della città, Coletta e Lbc, non hanno fatto altro che dividere una comunità: buoni e cattivi, onesti e disonesti, fascisti e sinceri democratici", afferma. 

"Dal Pd mi sarei aspettato una assunzione di responsabilità un po’ diversa dal doppiopesismo a mezzo stampa - commenta ancora l'ex candidato sindaco ed ex consigliere comunale - Si scandalizzano, i dem, per le modalità con le quali si è sostanziata la sfiducia a Coletta. Una offesa alla città, dicono, perché ci si è recati in uno studio notarile. Sono gli stessi esponenti dem che, nel 2010, si recarono dal notaio per firmare la sfiducia alla amministrazione Zaccheo? Sì. Con una unica, gigantesca differenza: allora io governavo con una maggioranza democraticamente eletta. Coletta e compagni, nel corso di questo anno, sono sempre stati minoranza nell’aula consiliare e nella città. Una cosa ben diversa rispetto ad una sfiducia consumata sulla base di un video la cui palese falsità è stata certificata nelle aule dei tribunali dopo 11 anni". Anni fa infatti fu proprio Zaccheo a subire la stessa sorte da primo cittadino, ma in realtà in un clima decisamente peggiore perché a tradirlo furono i suoi alleati.

In conclusione della nota di commento ai fatti di ieri, guarda già ai prossimi appuntamenti elettorali, le regionali prima e le amministrative poi: "Posso garantire ai nostri concittadini che l’impegno e la passione al servizio della città non verranno mai meno. Sarò a disposizione di tutto il centrodestra garantendo l’esperienza, la competenza e la passione che hanno contraddistinto i miei 60 anni di vita politica".

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