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Morti sul lavoro, l'assessore Di Berardino: "Piano strategico su salute e sicurezza"

Dopo la morte dell'operaio rimasto folgorato ieri, 11 maggio, in un impianto fotovoltaico di Latina, si è tenuto un Tavolo al quale ha partecipato l'assessore regionale al Lavoro

Dopo l'incidente sul lavoro avvenuto ieri, 11 maggio, in un impianto fotovoltaico di Latina dove un operaio di 35 anni è rimasto folgorato, è stato convocato un tavolo regionale su salute e sicurezza in prefettura. Un segnale arrivato dalla Regione Lazio dopo l'ennesima vittima sul luogo di lavoro e un tentativo di offrire una risposta di "sistema".

"Oggi abbiamo compiuto un passo in avanti - ha spiegato l'assessore al Lavoro del Lazio Claudio Di Berardino - cercando di sottolineare l’importanza di agire subito e di puntare sulla prevenzione. Il nostro obiettivo è intervenire prima che l’incidente accada. Come Regione Lazio qualche giorno fa durante la Task Force sul coordinamento della vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro abbiamo espresso la nostra disponibilità a realizzare una piattaforma informatica finalizzata all'incrocio dei tutti i dati di competenza dei vari soggetti coinvolti. Dopo l’appello fatto agli organi ispettivi ora bisogna compiere atti concreti. Penso al Piano strategico su salute e sicurezza, pensato con le parti sociali e oggi in discussione in Consiglio regionale nell'ambito della proposta di legge che abbiamo scritto sul tema, e che prima dell’estate mi auguro sarà approvata dal legislatore regionale. Nei giorni scorsi abbiamo avviato una grande campagna di comunicazione regionale per sensibilizzare i cittadini, i lavoratori, i giovani, i datori di lavoro sull'importanza di lavorare in sicurezza"

"E' in corso il bando regionale per un importo di 5 milioni di euro in materia di formazione sulla sicurezza sul lavoro - aggiunge - rivolto a piccole e medie imprese, lavoratrici e lavoratori. Per poter parlare di sicurezza infatti bisogna che sia il datore di lavoro sia i lavoratori siano informati, formati e assistiti; ciò per uno sviluppo sano del mercato del lavoro e dei servizi che mettiamo in campo nel Lazio. Bisogna mettere in moto in maniera preventiva una discussione sulla sicurezza all’interno dei processi produttivi, è un elemento essenziale quando si parla di lavoro. Allora dobbiamo lavorare per avviare un cambiamento culturale: quando partono i cantieri, quando inizia un’attività lavorativa bisogna parlare di sicurezza e mettere in atto tutte le azioni necessarie per permettere ai lavoratori di lavorare in sicurezza. Vogliamo arrivare a tutte le aziende e ringrazio Upi, Anci e Unioncamere Lazio per la disponibilità data dai loro presidenti. Questo è un segnale della volontà di lavorare insieme, associazione per associazione, sindacato per sindacato, impresa per impresa per lavorare in sicurezza e nel rispetto dei diritti sul nostro territorio”.

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