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Anche LnC pronto a sfiduciare Coletta: “Il 28 settembre abbandonare il Consiglio comunale”

La nota del movimento politico guidato da Vincenzo Zaccheo: “L'unica strada percorribile è quella di recarsi dal notaio e firmare la sfiducia nei confronti di Coletta"

Anche Latina nel Cuore, come Fratelli d’Italia è pronta a sfiduciare il sindaco Damiano Coletta. Con una nota, come ha fatto anche il partito di Giorgia Meloni, il movimento politico guidato da Vincenzo Zaccheo ha spiegato come “mercoledì 28 settembre, subito dopo la convocazione del primo Consiglio Comunale, con la proclamazione dei consiglieri e il giuramento del sindaco, l'unica strada percorribile sia quella di recarsi dal notaio e firmare la sfiducia nei confronti di Coletta, il quale non ha né la maggioranza in Consiglio comunale, né tantomeno la fiducia dei suoi concittadini”. 

Altre soluzioni non sono praticabili per Latina nel Cuore. “In questo anno di esperienza amministrativa, infatti, il nostro impegno per contribuire al rilancio della città attraverso idee e proposte avanzate nelle Commissioni consiliari è stato massimo, ma il confronto con chi non sa cosa sia la programmazione è stato vano. Basti pensare al Piano Antenne, nato da una proposta del centrodestra ma completamente ignorato dall’Ente di piazza del Popolo appena qualche giorno fa, quando il Comune ha concesso l’autorizzazione per l’installazione di un’antenna 5G al Lido di Latina in barba al vincolo paesaggistico esistente. Per non parlare degli oltre 6 milioni di euro di finanziamenti per le scuole persi, la pessima gestione del sistema dei rifiuti e della raccolta differenziata, gli ultimi posti in tutte le classifiche socioeconomiche del Paese, nonché gli innumerevoli episodi di violenza e degrado finiti sui giornali nelle ultime settimane, frutto della noncuranza, dell’indifferenza e della politica di divisione messa in campo da Coletta. Persino il commissario ha ottenuto più risultati in appena 60 giorni di lavoro rispetto ai suoi ultimi sei anni di governo, con quest'ultimo costretto anche a prolungare la sua permanenza in Comune – unico caso in Italia di tutoraggio di un sindaco – per cercare di salvare una città sull'orlo del dissesto finanziario, come certificato già in passato dalla Corte dei Conti e dal Revisore dei Conti”.

“Il neoeletto primo cittadino prenda atto dell’incapacità ed impossibilità di governare - prosegue la nota di LnC -: le sue dimissioni, queste si, sarebbero un atto di responsabilità nei confronti della città. Il nostro movimento Politico rimane convintamente alternativo a Coletta negli interessi della nostra città e dei suoi stupendi borghi e, pertanto, desidera ribadire ancora una volta come non vi sia strada alternativa alla sfiducia: solo così Latina potrà voltare finalmente pagina, grazie ad una nuova amministrazione che restituisca dignità alla nostra città, faccia ripartire l’economia e conceda una prospettiva futura alle nuove generazioni”.
 

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