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Scambio elettorale mafioso, Trano: "Ora controlli rigorosi in tutti i comuni dove ha appalti la ditta Del Prete"

L'intervento del deputato pontino dopo gli arresti scattati in seguito a un'indagine della Dda sulla compravendita di voti alle amministrative del 2016 a Latina

"Vedere ancora una volta il nome della provincia di Latina, la mia terra, associato a episodi di corruzione e in questo caso addirittura a uno scambio elettorale politico-mafioso mi rattrista profondamente". E' il commento di Raffaele Trano, deputato pontino e membro della commissione Bilancio della Camera, a proposito dei due arresti scattati questa mattina, 13 luglio, per una compravendita di voti a favore di un candidato della Lega alle amministrative di Latina del 2016, Matteo Adinolfi.

"La Direzione distrettuale antimafia di Roma, la Procura di Latina, la polizia di Stato e l'Arma dei carabinieri stanno svolgendo un lavoro eccezionale- continua il deputato - Quello che manca tra Aprilia e il Garigliano è la politica. Manca un codice di autoregolamentazione o se c'è, a quanto pare, non viene utilizzato. Un conto è essere indagato e uno essere condannati in via definitiva. La presunzione di innocenza vale per tutti. Ma quanto emerso, guardando soltanto agli ultimi arresti, nell'inchiesta sulla concorsopoli Asl e in quella sugli affari del clan Di Silvio in campagna elettorale è comunque gravissimo. Non si può restare indifferenti dinanzi a un ex senatore, ex componente della commissione parlamentare antimafia e ormai anche ex segretario provinciale del Partito democratico, Claudio Moscardelli, arrestato per corruzione e intercettato mentre cercava di favorire illecitamente candidati a un posto di lavoro da amministrativi nell'Azienda sanitaria, favorendo uomini e donne del partito in una fase storica in cui chi non ha santi in paradiso non sa neppure come fare per mettere insieme il pranzo con la cena. E non si può neppure ignorare - aggiunge - che un imprenditore del settore dei rifiuti, per la Dda, pagava un clan mafioso per acquistare voti a favore di un candidato della Lega, Matteo Adinolfi, sperando poi che lo aiutasse nell'allargare ulteriormente a Latina il proprio raggio d'affari. Senza contare che, quando sono emerse le prime notizie sulla vicenda, era appena iniziata la campagna per le europee e la Lega non si è fatta alcuno scrupolo a candidare Adinolfi, facendogli così ottenere un seggio a Bruxelles".

"Auspico - prosegue Trano - che vengano ora fatti controlli rigorosi in tutti i comuni dove ha appalti la ditta Del Prete, per accertare che non siano stati frutto di fenomeni corruttivi, e che tutti i partiti si decidano a porre al centro del dibattito la questione morale. C'è bisogno di buona amministrazione, di trasparenza e c'è bisogno di regole certe. Continuare a negare e basta, come fanno da tempo Pd, Lega e troppi altri partiti, non serve. I tempi in cui le indagini per corruzione restavano anni nei cassetti, come è accaduto in quella che riguarda il sud pontino e su cui ancora pendono richieste di giudizio, fortunatamente sono finiti. La provincia di Latina è in crisi, come il resto del Paese, e le risorse del Recovery Fund non possono trasformarsi nell'ennesima occasione per far arricchire gli amici degli amici anziché risollevare un territorio che si trova davanti quella che forse è l'ultima chance di riscatto". 

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