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Sanità, migliorano i dati sulla pandemia. Simeone: "Ora prestazioni ordinarie a regime"

L'intervento del consigliere regionale pontino Giuseppe Simeone: "Ho chiesto in commissione un piano, Asl per Asl, per le prestazioni della rete ospedaliera del Lazio"

Migliorano nel Lazio e in provincia i dati sulla pandemia e le vaccinazioni. E ora il capogruppo di Forza in Consiglio regionale Giuseppe Simeone chiede di intervenire con la stessa determinazione per garantire le prestazioni ordinarie nella rete ospedaliera del Lazio.

"Un piano dettagliato Asl per Asl - commenta il consigliere regionale pontino - per capire come si intenda progressivamente riportare a pieno regime le prestazioni ordinarie della rete ospedaliera del Lazio. Questo ho chiesto, nel corso della audizione che si è svolta in commissione sanità sull’emergenza Covid e la campagna vaccinale, all’assessore regionale Alessio D’Amato. Una richiesta che ho avanzato a tutela dei territori che stanno soffrendo da tempo a causandella conversione dei posti letto legata alla diffusione della pandemia, con il  conseguente blocco delle attività ordinarie sia sotto il profilo chirurgico che delle prestazioni ambulatoriali e diagnostiche. I cittadini attendono da tempo di poter effettuare tutti quegli esami, dagli screening alle operazioni programmate, necessari a garantire la salute ma anche a prevenire patologie croniche ed oncologiche che se non prese per tempo potrebbero portare a una nuova drammatica emergenza".

"I dati sono confortanti - prosegue Simeone - Ad oggi sono state somministrate 3.334.549 dosi. Oltre il 47% della popolazione adulta ha ricevuto la prima dose e circa il 22% ha completato il percorso vaccinale. Entro il 2 giugno si conta di raggiungere il traguardo della prima dose somministrata ad almeno un adulto su due nella nostra regione. La Regione Lazio, come ho avuto modo di sottolineare in diverse occasioni, è riuscita in questi mesi a mettere a punto una macchina vaccinale che sta portando a risultati egregi, con una riduzione sostanziale dei contagi, una percentuale di dosi inoculate tra le più alte d’Italia e l’obiettivo di arrivare all’immunità di gregge, grazie all’apertura dei vaccini alle fasce di età più giovani, entro agosto. Questo ci fa ben sperare, seppure con il Covid 19 abbiamo dovuto imparare ad essere estremamente cauti e a non dare nulla per scontato. Tutelare la salute di tutti quei cittadini che soffrono di malattie croniche e che in questi lunghissimi mesi, per diversi motivi, non hanno effettuato gli esami di cui necessitano è l’obiettivo che con lo stesso rigore, determinazione e programmazione attuata nel pieno della pandemia, dobbiamo raggiungere”.

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