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Progetto europeo Smart Cities, Patarini: “Per Latina è possibile”

Secondo il consigliere comunale di Si per Latina, il capoluogo può diventare una "città intelligente" e partecipare al progetto di finanziamenti europei per lo sviluppo sostenibile

Latina può diventare una “Smart City”, una “città intelligente”? Secondo Maurizio Patarini, che ha fatto di questa convinzione il cavallo di battaglia della sua campagna elettorale alle amministrative di maggio, è possibile.

Ma in che cosa consiste questo progetto “Smart Cities”? È un programma di finanziamento europeo cospicuo – si parla addirittura di 11 miliardi di euro, di cui 80 milioni verranno distribuiti in una prima tranche dopo aver individuato le città guida per la realizzazione del piano – volto a garantire un sostegno concreto a quelle città europee che saranno in grado di distinguersi per il lavoro di riduzione dei consumi e per la pianificazione di uno sviluppo sostenibile.

Certo un progetto ambizioso, ma non azzardato per Patarini che crede nella possibilità di far crescere la città di Latina e di farla diventare un esempio nel panorama internazionale di una giusta ed equa gestione delle risorse e dei consumi del territorio. Gli obiettivi principali verso i quali orientarsi dovranno essere, ovviamente, elaborare progetti all’avanguardia in tema di ristrutturazione energetica, reti intelligenti e edilizia sostenibile, puntando  alla riduzione dei gas nell’atmosfera e all’aumento dell’efficienza energetica degli edifici, delle reti energetiche e dei sistemi di trasporto, soprattutto alla luce del drammatico rapporto di Legambiente che pone Latina al penultimo posto tra le città medie nella gestione dell’ecosistema e dell’ambiente.

Un problema difficile da superare ma possibile. “Evidentemente -afferma Patarini -, 80 milioni di euro rappresentano un incentivo all’innovazione per le città pilota che verranno scelte, ma anche un punto di partenza per la creazione di nuovi spazi di mercato per l’industria europea. L’edilizia sostenibile e lo sviluppo di un’economia a bassa emissione energetica sono requisiti indispensabili per l’Europa del futuro: se consideriamo, infatti, che il 70% di tutto il consumo energetico dell’UE avviene in città, è evidente che è impossibile giungere ai traguardi fissati per il 2050 senza un drastico ripensamento delle città europee”.

Certo questo non significa che le nostre città da oggi a domani saranno più pulite e meno inquinate; “Smart Cities” è un progetto a lungo termine che permetterà ai nostri figli e ai nostri nipoti di vivere in un ambiente migliore grazie alla diminuzione delle emissioni di gas nell’atmosfera, a un sistema energetico rinnovato e miglioramento della qualità della vita.

“Il tutto per promuovere quelli che sono da sempre i quattro pilastri fondamentali nell’organizzazione dei centri urbani: il patrimonio edilizio, la pianificazione, l’efficienza e la mappatura energetica – ha affermato Patarini -. A questa prima fase seguirà, poi, un altro cospicuo finanziamento per la promozione di iniziative dedicate alla mobilità sostenibile e al trasporto pubblico”.

Per ora le città italiane in pole poisition per i finanziamenti europei – ma l’Italia non sarà l’unica a presentare i suoi progetti -, sono Torino e Genova, ma l’obiettivo è quello di inserire anche la città di Latina fra le candidate ai contributi comunitari con un progetto che andrà a sviluppare alcuni progetti di cui si è molto sentito parlare, tra cui piano energetico comunale, regolamento edilizio in chiave sostenibile, piano del traffico, piano del Commercio

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