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Mansutti indagato, una parte del Pd chiede la sospensione del presidente

Un documento firmato da 12 esponenti del Pd, tra i quali Enrico Forte e Rosa Giancola, i due consiglieri regionali, chiede che si prenda una posizione chiara rispetto all'inchiesta Olimpia

Ci sono voluti alcuni giorni perché il Pd prendesse posizione sul presidente provinciale del partito Maurizio Mansutti, che risulta coinvolto nell'inchiesta Olimpia che lunedì scorso ha portato all'arresto di 15 persone tra ex amministratori, dirigenti e imprenditori locali. 

Ora arriva un documento a firma di 12 membri del partito che chiede la sua sospensione. "Alla luce dell'ordinanza emessa nell'ambito dell'inchiesta Olimpia e dell'iscrizione nel registro degli indagati del presidente dell'assemblea provinciale Maurizio Mansutti - si legge nella nota - si ritiene che la posizione dello stesso non sia più compatibile con il mantenimento delle cariche ricoperte. Si chiede al segretario provinciale del Pd di attivare senza ulteriori indugi le procedure per la sospensione dal Pd e dalle cariche ricoperte dall'avvocato Mansutti, fino alla permamenza della sua implicazione nel procedimento penale in corso. Si ricorda che analoghe procedure sono attivate di norma dal Pd in tutto il territorio nazionale in assenza di un gesto unilaterale di autosospensione dei soggetti coinvolti in indagini".

"Non si può non sottolineare che l'inerzia del segretario provinciale ha già procurato un notevole danno di immagine al Pd che è del tutto estraneo ai fatti oggetto di indagine". Il documento è stato firmato dal sottosegretario Sesa Amici, dai consiglieri regionali Enrico Forte e Rosa Giancola, da Giorgio De Marchis, Nicoletta Zuliani, Fabrizio Porcari, Marco Fioravante, Enzo De Amicis, Paolo Valente, Fabrizio Mattioli, Andrea Calcagnini e Claudio Lecce.

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