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Mercoledì, 29 Novembre 2023
Politica Sabaudia

A Sabaudia nasce l’osservatorio sul granchio blu

Il lago di Paola a Sabaudia diventa un centro di ricerca per monitoraggio e osservazione del fenomeno delle specie aliene e in particolare del granchio blu

E’ stato un tema molto dibattuto nel corso dell’ultima estate e ora il lago di Paola a Sabaudia diventa un centro di ricerca per monitoraggio e osservazione del fenomeno delle specie aliene e in particolare del granchio blu. Un'iniziativa che, dopo mesi di sconcerto e preoccupazione, è partita grazie all'input dato dall’istituto di Ricerca Gustavo Brunelli- che conta cinquanta anni di attività sul Lago di Paola - e dal Parco Nazionale del Circeo.

Al tavolo tecnico organizzato nei giorni scorsi hanno partecipato i maggiori attori della conservazione della biodiversità e della qualità delle acque insieme agli acquacoltori e agli allevatori di mitili - il presidente Giuseppe Marzano, Ester Del Bove, direttore f.f., del Parco Nazionale del Circeo, Dina Maini e Alessandra Argiolas dell’Arsial, Eraldo Rambaldi e Andrea Poggi del Consorzio Mediterraneo, Stefano Sorriento dell’Ittica Lago di Paola e Giovani Ruffini della Regione Lazio -.

Il direttore scientifico dell’Istituto Brunelli, Armando Macali, ha ricordato che “la presenza del granchio blu sulle coste è probabilmente legato alla tendenza di questa specie di muoversi tra i laghi retrodunali e le foci costiere, utilizzando i tratti costa come vere e proprie via di comunicazione. Il fenomeno è ancora poco noto, ma molto importante da caratterizzare, in quanto può fornire strumenti utili al contenimento delle popolazioni locali di questa specie, così come alla mitigazione degli effetti della loro presenza sugli ecosistemi locali e sulle attività produttive e turistiche presenti nell’area”. Il presidente dell’Istituto Claudio Costa ha apprezzato la sensibilità del Parco del Circeo che si è subito reso disponibile a istituire l’osservatorio. “Non si tratta di emergenza - ha precisato Anna Scalfati proprietaria del bacino - ma di conseguenza del cambiamento climatico, e più in generale degli ecosistemi lacustri, che impone due tipi di reazione: la prima quella appunto di osservazione del fenomeno e la seconda della considerazione di quanto altro può accadere nei prossimi mesi o anni a seguito del riscaldamento delle acque  e della loro progressiva salinizzazione”.

E’ intervenuto anche l’assessore all’Ambiente del Comune di Sabaudia Vittorio Tommasetti assicurando la partecipazione all’osservatorio anche del Comune così da potere assumere come Ente pubblico tutte le iniziative per contrastare l’espansione delle specie aliene. Ora nei primi giorni del nuovo anno l’osservatorio presenterà un progetto articolato per ottenere un finanziamento con i Fondi Feampa, e nel frattempo si avvarrà della collaborazione delle due società agricole che operano nel Lago, l’Azienda Vallicola del Lago di Paola e Ittica Lago di Paola, che metteranno a disposizione le imbarcazioni e gli impianti fissi per la raccolta di esemplari di granchi blu.

Se infatti il primo e forte allarme riguarda l’economia non si può dimenticare che il Lago di Paola rappresenta - come tutte le aree protette dal Trattato di Ramsar - un luogo indispensabile per la custodia della biodiversità necessaria per la sopravvivenza del genere umano. Biodiversità che  ha bisogno di un insieme di esemplari florofaunistici che oggi sono in pericolo. "Il granchio blu – ha affermato Armando Macali, biologo - mette a rischio la sopravvivenza di specie considerate emblemi delle politiche di conservazione di questi ambienti, come i cavallucci marini presenti nel Canale Romano e diverse altre specie già minacciate- e questo rappresenta il pericolo più grande”.
 

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