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Parco di Latina, Coletta: “Messaggio pericoloso voler cancellare i nomi di Falcone e Borsellino”

L’intervento del sindaco di Latina sulle parole di Claudio Durigon che nel corso di un evento al lido ha auspicato un ritorno all'intitolazione ad Arnaldo Mussolini del parco che oggi porta il nome dei due giudici antimafia

Sulla polemica esplosa dopo le parole pronunciate dal sottosegretario al Mef Claudio Durigon sul parco Falcone Borsellino, questa mattina è intervenuto anche il sindaco di Latina Damiano Coletta. Una polemica esplosa nei giorni scorsi in seguito all’incontro organizzato al Lido di Latina per l’arrivo di Matteo Salvini e che aveva visto salire sul palco anche Durigon. Nel corso del suo intervento il deputato pontino della Lega aveva auspicato un ritorno all'intitolazione ad Arnaldo Mussolini del parco che oggi porta il nome dei due giudici antimafia, scatenando reazioni durissime non solo della politica locale.

“Quando nel 2017 abbiamo intitolato il Parco a Falcone e Borsellino (si chiamava "parco comunale" sin dal 1943), non l'abbiamo fatto per rivalsa nei confronti della storia della città - ha dichiarato oggi attraverso un post sulla sua pagina Facebook il sindaco Coletta -. Abbiamo scelto i valori e il sacrificio di due uomini dello Stato che hanno perso la vita per l'affermazione della legalità e della giustizia contro la Mafia. Le stelle polari di chiunque decida di impegnarsi per il bene pubblico e amministrare una città. Le nostre stelle polari quando 5 anni fa ci siamo candidati per trasformare Latina in una casa di vetro, per cambiare tutto, per cancellare quell'immagine di illegalità e clientele con cui la cattiva politica aveva sporcato Latina.

C'è un messaggio pericoloso in chi ha detto che voleva cancellare i nomi di Falcone e Borsellino dal parco pubblico. Cialtroneria per quattro voti di consenso, ma anche di più. È come se, negando l'immagine di Falcone e Borsellino, si volesse chiedere il ripristino dei comitati di affari eterodiretti da Roma, del clientelismo, del consenso acquisito attraverso le scorciatoie amministrative.
Ma Latina non è questa e non è mai stata tale. E lo ha dimostrato proprio in questi ultimi anni cambiando un libro che aveva offeso la dignità di una comunità”.

“Come anche è un'offesa alla comunità questo balletto romano su chi sarà il mio avversario - aggiunge Coletta -. Ai leader nazionali di Latina non frega nulla. Vogliono solo giocare al monopoli delle poltrone politiche. Noi andiamo avanti con una coalizione civica e larga, che parla ai latinensi, a tutti i latinensi di buona volontà, oltre gli steccati ideologici, oltre le identità politiche. Latinensi di buona volontà che si riconoscono nei valori della legalità, della trasparenza, del bene comune, della sostenibilità ambientale, dello sviluppo e delle opportunità, della solidarietà e della lotta a tutte le disuguaglianze. Soprattutto nella partecipazione, nel saper ascoltare e mettere in condizione i nostri giovani di giocare un ruolo da protagonisti nella nostra città.

Da 5 anni stiamo lavorando tutti insieme alla nuova bonifica e rigenerazione di Latina. Continuiamo a rimboccarci le maniche e a fare questo cammino insieme. Impegniamoci tutti insieme per il bene del nostro territorio. Io ci sono, con l'esperienza e le competenze acquisite in questi anni. C'è finalmente aria ‘pulita’ e piacevolmente ‘leggera’ per fare insieme la seconda parte del nostro viaggio” ha poi concluso il sindaco di Latina. 

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