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L'intervento

Infiltrazioni mafiose: il Pd torna a chiedere rinforzi per il territorio pontino

Gli esponenti del partito Carmela Cassetta e Tommaso Malandruccolo, alla luce del commissariamento dei Comuni di Anzio e Nettuno, sottolineano la necessità di potenziare la questura e aprire una sezione distaccata della Dia

Dopo il commissariamento dei comuni di Anzio e Nettuno da parte del Consiglio dei Ministri interviene il Pd provinciale per voce della vice presidente dell'assemblea del Pd del Lazio Carmela Cassetta e dell'ex consigliere comunale Tommaso Malandruccolo, che fanno riferimento a una giornata drammatica per il territorio, non immune da condizionamenti e infiltrazioni. "Un territorio che ha saputo esprimere anche una sua criminalità organizzata endogena - commentano gli esponenti del Partito democratico - capace di dialogare in maniera trasversale con altre forze criminali, nonostante messa a dura prova dai risultati delle indagini, che si sono dimostrate inesorabili e tempestive, pur nelle tortuose pieghe che i tempi della giustizia richiedono. Se da un lato i successi investigativi degli ultimi anni dimostrano la tenuta delle istituzioni preposte al contrasto della criminalità organizzata, forze dell’ordine e magistratura, cui va un plauso e la più sincera gratitudine per gli sforzi profusi, anche a fronte delle limitate risorse di uomini e mezzi, questa recrudescenza di fenomeni malavitosi deve invitare a una riflessione tutta la classe politica del territorio, che non può sottrarsi alla sua responsabilità, puntando in maniera imprescindibile solo al mantenimento del consenso e alla gestione del potere". 

"L’attitudine della mafia al mimetismo, la sua capacità di resilienza - dichiarano ancora - i dati non incoraggianti dell’ultimo rapporto redatto della Regione Lazio e la relazione della Dia dell’ottobre scorso, non devono far trovare impreparati politici e amministratori che, sul fronte legalità e giustizia, debbono restare vigili perché dai mercati illeciti all’economia legale purtroppo il passo è breve, e difficilmente reversibile". I due esponenti del partito puntano dunque l'attenzione anche sulla provincia di Latina e ribadiscono la necessità di accelerare i tempi per l'apertura di un commissariato di polizia ad Aprilia, che aveva già ottenuto il via libera dal Governo precedente, "una misura oggi quanto mai attuale e improrogabile per blindare l'area nord della provincia". Ma sottolineano anche l'urgenza di aprire una sede distaccata della squadra mobile a Formia, che rappresenta ancora un territorio che richiede un impegno investigativo importante contro le infiltrazioni della criminalità campana.

"Sarà impegno costante - aggiungono - quello di continuare a caldeggiare quanto proposto dal Pd di Latina attraverso la mozione votata a marzo scorso, con la quale si chiedeva un impegno di tutte le forze politiche e le istituzioni preposte per innalzare di fascia la questura di Latina, un’istanza presentata già nel 2008 e nel 2015 dai questori dell’epoca e sollecitata dal citato sindacato di polizia, con l’obiettivo di adeguare gli organici (anche delle altre forze di polizia) alle mutate esigenze del territorio, nonché l’apertura di una sede distaccata della Dda e della Dia. Resta ovviamente un imperativo della politica attenta e lungimirante quello di non considerare solo i sintomi dei fenomeni antisociali, ma di porre in essere tutte le strategie di contrasto partendo dagli strumenti di prevenzione primaria e secondaria, che devono necessariamente passare da interventi di natura culturale ed educativa, fondamentali alla stregua di quelli seppur indispensabili di natura repressiva".

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