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Il caso

Autostrada Roma- Latina: le società chiedono un risarcimento da 700 milioni. Procaccini: "Beffa e fallimento"

L'intervento dell'eurodeputato di FdI Nicola Procaccini e del consigliere comunale di Latina Vincenzo Zaccheo

Arriva una richiesta di risarcimento da parte delle società coinvolte nella realizzazione dell'autostrada Roma Latina, che per l'eurodeputato di Fratelli d'Italia Nicola Procaccini certifica "il fallimento della politica delle sinistra al livello infrastrutturale".

"Il totale disinteresse della Regione e del Governo nazionale negli ultimi anni verso questa opera - commenta Procaccini - stanno portando al definitivo isolamento del territorio pontino e al pagamento di un conto salato per la collettività. Una beffa inaccettabile, soprattutto se si pensa che inizialmente l’opera era dotata di un progetto adeguato, su cui si era avuta la convergenza delle istituzioni territoriali e lo stanziamento dei fondi Cipe".

"Nove anni di inconcludente gestione - prosegue  - con la Roma-Latina relegata solo a spot elettorale e a merce di scambio della sinistra con Cinquestelle e partiti pseudo ambientalisti, stanno decretando la definitiva archiviazione di un’opera infrastrutturale che sarebbe invece fondamentale per l’economia e lo sviluppo sociale della provincia di Latina e dell’intero Lazio, anche in considerazione della realizzazione del collegamento autostradale. Ora arriva il macigno della richiesta di risarcimento di quasi un miliardo da parte delle aziende interessate all’opera, che può determinare la fine di un progetto che conserva invece tutta la sua validità”.

La richiesta di risarcimento arriva a toccare quasi 700 milioni di euro. E sul caso interviene anche il consigliere comunale di Latina Vincenzo Zaccheo: "Come se non bastassero gli innumerevoli ritardi che la realizzazione dell’Autostrada Roma-Latina sta subendo, le società che parteciparono alla gara d’appalto poi annullata hanno promosso due azioni risarcitorie per un indennizzototale di quasi 700 milioni di euro – con la Sis del gruppo Dogliani che richiede un importo pari 688 milioni, mentre Webuild (ex Salini-Impregilo) di poco superiore ai 6 - spiega - A fronte dei 491 milioni stanziati dal Cipe per la realizzazione dell’opera, il risarcimento risulta dunque quasi il doppio senza aver realizzato l’infrastruttura:la scelta di Zingaretti e della sinistra di azzerare il precedente progetto e di fare una revisione che separi l’autostrada dalla Bretella Cisterna-Valmontone, dunque, appare oggi ancor più scriteriata".

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