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Martedì, 23 Aprile 2024
Verso il voto

Primarie del Pd, sfida tra Bonaccini e Schlein. In provincia di Latina 33 i seggi: dove si può votare

La data fissata è quella di domenica 26 febbraio quando gli elettori potranno esprimersi per scegliere il nuovo segretario del Partito Democratico

Si vota domenica 26 febbraio per le primarie del Pd. Terminate all’interno del partito la discussione e la votazione delle mozioni congressuali, a cui hanno partecipato nella provincia di Latina oltre 1000 iscritti, ora la parola passa agli elettori. 

Come noto i candidati alla segreteria nazionale che hanno raccolto più consensi sono stati Stefano Bonaccini ed Elly Schlein che dovranno vedersela ora nell’atto finale con il voto degli elettori appunto del 26 febbraio con cui sarà scelto il nuovo segretario del Partito Democratico.

Per poter votare non serve la tessera di partito ma è sufficiente essere iscritti nelle liste elettorali del proprio Comune di residenza. Nella provincia di Latina i volontari hanno allestito 33 seggi (uno in ogni comune del territorio a eccezione di Rocca Massima mentre due sono a Cori, uno dei quali copre appunto anche il territorio di Rocca Massima); per sapere dove si trovano basta consultare il motore di ricerca https://trovaseggio.primariepd2023.it/ oppure visionare l’elenco sul sito del Pd Provinciale (clicca qui). Tutti gli interessati potranno votare nel proprio Comune di residenza, isole comprese. 

“Il dibattito congressuale è stato necessario, profondo e partecipato perché celebrare un congresso vuol dire scegliere di ripartire dalle proprie risorse più preziose: iscritti, militanti ed elettori - ha commentato il segretario provinciale del Pd Omar Sarubbo -. La passione per la politica e la partecipazione alla vita pubblica del Paese non pioveranno dal cielo ma vanno cercate e provocate. Sentiamo su di noi, dunque, la responsabilità di ristrutturare la casa della sinistra riformista rinnovando programmi e gruppi dirigenti per trasformare in realtà il sogno del lavoro, dell’uguaglianza, dell’esercizio dei diritti, della cura del pianeta. Siamo chiamati a fare due cose contemporaneamente: una dura opposizione al governo e favorire, con generosità, la rinascita del campo dell’alternativa alle destre corporative e conservatrici. 
Partiamo, quindi, da domenica 26 febbraio. Sarà una festa della partecipazione e tutti insieme intraprenderemo il non più rinviabile percorso di cambiamento. Come ho detto in altri interventi, ci vuole tempo ma non perderemo tempo”. 
 

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