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"Progetto Sogin" per la marina e nuovo Pua, l'interrogazione al sindaco di Calandrini

Il capogruppo in Consiglio comunale di FdI-An chiede a che punto sia l'approvazione del piano di utilizzo degli arenili e che fine abbia fatto un progetto approvato da Sogin per Latina come ristoro per la servitù della centrale

Nicola Calandrini, capogruppo in Consiglio comunale di Fratelli d’Italia-An, torna sul tema della portualità a Latina e con un’interrogazione a risposta immediata al sindaco e all’assessore competente chiede notizie sulla nautica da diporto alla marina di Latina relativamente al progetto Sogin e sullo stato dell’iter di approvazione del nuovo Pua.

Calandrini ricorda poi come l’argomento dell’interrogazione sia stato già oggetto di un question time agli inizi dello scorso anno ed avesse registrato l’impegno da parte dell’assessore competente  di trovare delle soluzioni fattibili in ordine all’annoso problema. “Allo stato – denuncia Calandrini - dopo un interesse iniziale e vari incontri sollecitati da movimenti ed associazioni interessate alla Nautica da Diporto per il territorio comunale di Latina, la situazione è del tutto stagnante”.

Il capogruppo di FdI ricorda inoltre come, nel mese di luglio 2017, l’associazione “Noi & il Mascarello”  sia venuta a  conoscenza dell’esistenza di un progetto di ristoro  attinente alla “servitù” della centrale nucleare, nell’area litoranea alla destra della foce del canale di bonifica conosciuto come Fosso Mascarello (ex Canale Mussolini), e in prossimità della radice dell’ex pontile della centrale nucleare. La Sogin si era dichiarata  disponibile alla successiva realizzazione delle opere e il progetto doveva essere vagliato da una conferenza di servizi, convocata ad hoc, trovando disponibilità degli enti interessati alla realizzazione del progetto.

“In questo contesto – prosegue Calandrini - va anche detto che l’approvazione del nuovo Pua (Piano utilizzo arenile) potrebbe portare delle ipotesi di soluzioni alternative in quanto è previsto un Punto di ormeggio imbarcazioni che almeno in parte lenirebbe il problema. Alla luce di tutto questo, ho inviato una interrogazione al sindaco e all’assessore per sapere se dopo avere verificato l’esistenza del progetto Sogin e dopo un incontro informale tra l’amministrazione e la stessa associazione, se non sia il caso di riprendere  tale progetto ed analizzare la sua fattibilità attuale. Inoltre ho chiesto  di conoscere a che punto sia la procedura per l’approvazione del nuovo Pua e chi sia il responsabile unico del procedimento che si sta occupando della pratica”.

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