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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica Cori

Punti di primo intervento, sindaco di Cori: “Urgente un incontro con l’assessore Amato”

La posizione del primo cittadino De Lillis: “Non possono essere accettati i piani di rimodulazione esaminati e soprattutto la chiusura notturna. Occorre un confronto politico”

Netta la posizione in merito ai Punti di primo intervento del sindaco di Cori, Mauro De Lillis, che chiede un incontro urgente al senatore regionale D’Amato. “Esprimo tutta la mia stima e il mio apprezzamento nei confronti del direttore generale della Asl Giorgio Casati e dei suoi collaboratori per il lavoro fin qui svolto - si legge in una nota a forma del primo cittadino del centro lepino -, ma la questione relativa ai Ppi non può più essere affrontata solo da un punto di vista tecnico, occorre nel più breve tempo possibile aprire un confronto politico sul tema.

Chiediamo con urgenza un incontro all’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato affinché insieme, in primis ai sindaci interessati dalla rimodulazione dei Ppi e poi con tutti gli altri sindaci e amministratori facenti parte della Conferenza Sanità della Provincia di latina presieduta dal sindaco di Latina, si possa addivenire a una soluzione che garantisca il diritto alla salute dei nostri concittadini”.

“I piani di rimodulazione dei Ppi fin qui esaminati non possono essere accettati e soprattutto non può essere accettata la chiusura dei Ppi durante le ore notturne solo sulla base del numero degli accessi - ribadisce il sindaco di Cori -. Sul tema dei Ppi, ribadisco, occorre una analisi e un approfondimento da un punto di vista politico capace di cogliere l’importanza del loro mantenimento e del loro potenziamento.

La struttura territoriale di Cori, per esempio, prevede oggi al suo interno la postazione del Ppi, l’Ospedale di Comunità, un Centro per Anziani Fragili, un Centro per i servizi ambulatoriali. Ha quindi tutte le caratteristiche per ospitare una Casa della Salute in grado di garantire uno standard di servizi sanitari idoneo e necessario ad una popolazione di circa 16.000 persone, considerando anche i cittadini di Rocca Massima e di Norma. I cittadini che non hanno avuto la fortuna di nascere in un capoluogo di provincia devono avere le stesse possibilità di cura e la Politica ha il compito di tutelarli” conclude De Lillis.

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