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Referendum Costituzionale del 4 dicembre, le ragioni del No: incontro dibattito a Latina

L'iniziativa organizzata dal comitato provinciale del "NO GRAZIE" mercoledì 9 novembre al Circolo Cittadino. Ad aprire i lavori Calandrini (Fratelli d'Italia-An); interverrà Annibale Marini, Presidente Emerito della Corte Costituzionale

Le regioni del No al Referendum Costituzionale del prossimo 4 dicembre spiegate nel corso di un incontro-dibattito che si terrà mercoledì 9 novembre alle 18 al Circolo Cittadino. 

L’iniziativa è stata organizzata dal comitato provinciale del "NO GRAZIE".

Ad aprire i lavori sarà Nicola Calandrini, portavoce provinciale di Fratelli d'Italia-An al quale seguiranno gli interventi dell'On. Marco Marsilio, portavoce regionale di Fratelli d'Italia-An, dell'On Marco Scurria Coordinatore nazionale del Comitato NO GRAZIE e dell'On Fabio Rampelli Presidente del gruppo parlamentare di Fratelli d'Italia-An alla Camera dei Deputati. A chiudere i lavori sarà il Prof. Annibale Marini Presidente Emerito della Corte Costituzionale.

L'incontro, che sarà moderato dal sindaco di Terracina Nicola Procaccini, vedrà anche la presentazione di tutti i Comitati del NO della provincia di Latina.

“Abbiamo voluto portare a Latina le ragioni al No al Referendum Costituzionale perché siamo perfettamente consapevoli dei limiti di questa Riforma e dei danni che potrebbe determinare se fosse approvata commenta Nicola Calandrini nel presentare l’iniziativa -. Una riforma che non supera affatto il bicameralismo, che non produce semplificazione, che non diminuisce i costi della politica, che non è innovativa ma anzi riduce la partecipazione diretta da parte dei cittadini e non garantisce l'equilibrio tra i poteri costituzionali”.

“Il fatto che ai lavori prenda parte il Prof Annibale Marini, rende l'appuntamento ancor più di spessore” proseguono da FdI. Nicola Calandrini, nell'invitare la cittadinanza alla partecipazione, sottolinea poi come l'incontro non servirà solo a ribadire le ragioni del No, ma anche a spiegare il punto di vista di Fratelli d'Italia-An che, fin dall'inizio, ha proposto una serie di alternative a quelle presentate nella cosidetta riforma costituzionale Renzi-Boschi.

"Temi che vanno dall'Elezione diretta del Capo dell'Esecutivo al tetto costituzionale alla tassazione, all'abrogazione del divieto costituzionale di referendum sui trattati internazionali ad una vera abolizione del Senato, e che nei fatti dimostrano come il nostro NO, come il No di Fratelli d'Italia-An, non sia una presa di posizione a prescindere, ma si basi su fatti ragionati e proposte che vanno nel solo interesse del popolo italiano e non delle lobbies che stanno sostenendo questo Governo.”

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