Matteo Renzi oggi a Ventotene, il premier sbarca sull’isola simbolo dell’Europa
Il presidente del Consiglio, insieme al ministro Franceschini e al governatore del Lazio Zingaretti, sarà oggi sull'isola "culla d'Europa". Poi la visita a Santo Stefano: presentato il progetto per il recupero del carcere borbonico
Si è parlato d’Europa sull’isola culla dell’Europa con la visita oggi a Ventotene del presidente del Consiglio Matteo Renzi; insieme a lui ministro per i Beni e le attività culturali Dario Franceschini e il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. Ad accoglierli il sindaco Giuseppe Assenso.
Dopo l’incontro a Berlino di ieri con Angela Merkel il premier è sbarcato oggi sull’isola simbolo d’Europa ad oltre 70 anni dal “Manifesto per un'Europa libera e unita”, meglio conosciuto come "Manifesto di Ventotene", il documento per la promozione dell'unità europea scritto da Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Ursula Hirschmann tra il 1941 ed il 1944.
L'OMAGGIO ALLA TOMBA DI SPINELLI - Arrivato sull'isola questa mattina, come prima cosa il presidente Renzi ha reso omaggio alla tomba di Altiero Spinelli nel piccolo cimitero dell'isola. Proprio quest'anno ricorre il trentennale della scomparsa dell'intellettuale antifascista.
LA VISITA AL CARCERE DI SANTO STEFANO - In programma, sempre stamattina, la visita da parte del premier, con Frnaceschini e Zinagaretti, all'isola di Santo Stefano nel carcere borbonico dove finirono molti antifascisti, tra cui anche Sandro Pertini, e per il quale, nei piani del Governo, c’è un progetto “di lungo termine” di ristrutturazione con risorse fino ad 80 milioni di euro. Un recupero non solo architettonico ma anche e soprattutto culturale ed identitario, ha spiegato il rpesidnere Renzi nel suo intervento, che trasformi Ventotene e Santo Stefano nel luogo della “rivincita della libertà”.
Il carcere, secondo il progetto di ristrutturazione, dovrà diventare il luogo per la “formazione delle elite della classi dirigenti che governerà l'Europa nei prossimi decenni”.
"Vogliamo dire che chi vuole distruggere Schengen, vuole distruggere l'Europa e noi italiani non le permetteremo” ha dichiarato poi il presidente del Consiglio facendo riferimento alla situazione attuale. “L'Europa non ha il futuro già scritto. Perciò c'è bisogno dell'Italia non come rivendicazione ma con l'orgoglio di chi sa qual è la sua storia”.
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“GRAZIE ALLA GUARDIA COSTIERA” - "Grazie per il vostro servizio quotidiano nel Mediterraneo a difesa dei valori costitutivi della nostra civiltà. Viva l’Italia”, queste le parole che il presidente Renzi ha rivolto alle donne ed agli uomini della Guardia Costiera. Sono state scritte sul libro d’onore della motovedetta CP 305 sulla quale il premier ha effettuato oggi il trasferimento via mare all’isola di Santo Stefano per recarsi presso l’ex carcere.