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Lotta al revenge porn, la Regione Lazio stanzia 150 mila euro

Si attiverà una campagna di sensibilizzazione per gli studenti laziali

Incontri, dibattiti e seminari per combattere il revenge porn. La Regione Lazio ha approvato un avviso pubblico per finanziare interventi tesi a sconfiggere un fenomeno che, nel corso degli ultimi anni, ha causato, soprattutto nei più giovani, notevoli sofferenze, spesso sfociate anche in gesti estremi. Per questo, è stato deciso di stanziare 150 mila euro per una campagna di sensibilizzazione a favore dei giovani della regione.

Lotta al revenge porn e al sexting

In Italia sono circa 2 milioni le vittime di diffusione non consensuale di materiale intimo, mentre più del doppio delle persone conoscono qualcuno che ne è stata vittima. A dirlo è uno studio condotto su un campione di 2.000 persone tra la fine di aprile e l’inizio di maggio da The Fool, società di reputazione digitale. Per cercare di contrastare e prevenire il dilagare di tale fenomeno, la Regione Lazio è stata la prima regione d’Italia a dotarsi di una legge contro il revenge porn, che prevede strumenti e azioni per prevenire e contrastare la diffusione di materiale sessualmente esplicito senza il consenso della vittima, tramite il web, i social network e i servizi di messaggistica istantanea.

Non c’è solo il revenge porn inteso come “la diffusione per vendetta di materiale sessualmente esplicito tramite il web, i social network e i servizi di messaggistica istantanea senza il consenso della vittima”. Video e foto vengono spessi diffusi anche per ottenere un “guadagno economico”. Inoltre, ancora più rilevante, è la lotta al “sexting”. Questo fenomeno, fino ad ora non sufficientemente attenzionato perché ritenuto potenzialmente non pericoloso, è un vero e proprio amplificatore di alcuni comportamenti che, alla fine, sfociano nel revenge porn.

L’avviso pubblico

L’avviso pubblico è rivolto ad associazioni del terzo settore del Lazio che svolgono attività di prevenzione, di assistenza, tutela legale e di sostegno psicologico in favore delle vittime di revenge porn, ovvero il reato “di diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti”. Nell’avviso si specifica che è prevista, obbligatoriamente, l’adesione al progetto di una scuola secondaria di primo e secondo grado.

L’iniziativa prevede l’organizzazione di incontri, dibattiti, seminari, comprensivi di attività educative, formative e di aggregazione in favore degli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, statali e paritarie del Lazio. L’obiettivo è quello di promuovere, specialmente presso le scuole, specifici progetti e interventi, anche rivolti a docenti e genitori, per la diffusione di una cultura diretta al miglioramento delle capacità relazionali, attraverso percorsi di educazione all'affettività.

Inoltre, le campagne di sensibilizzazione e di informazione dovranno non solo effettuare un’opera di contrasto alla diffusione del materiale sessualmente esplicito ma avranno anche il compito di spiegare a quali rischi si va incontro diffondendolo. I progetti potranno essere presentati fino al 10 gennaio 2023. 

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