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Rifiuti da Roma, provincia pontina contro Raggi. Dura replica del sindaco di Aprilia

Il primo cittadino Terra e il presidente della Provincia dopo le parole del sindaco di Roma durante la trasmissione Porta a Porta: "Contrari all'impianto di Aprilia. Latina non diventerà la discarica della Capitale". Intervento anche del senatore Moscardelli

Hanno sollevato un polverone nella provincia di Latina le parole di ieri sera del sindaco di Roma Virginia Raggi intervenuta alla trasmissione di Rai1 “Porta a Porta” per discutere dell’emergenza rifiuti a Roma. 

E il primo cittadino della Capitale nel corso del suo intervento ha paventato come soluzione al problema rifiuti che la “Regione Lazio sblocchi tutte le richieste di autorizzazione fatte da più di 10 mesi”, facendo riferimento anche alla Rida di Aprilia. “La Rida Ambiente di Aprilia - ha detto il sindaco Raggi -, con una lettera di oggi dice che a distanza di circa 10 mesi La Regione Lazio non ha ancora autorizzato l’apertura di un nuovo impianto”. 

IL SINDACO DI APRILIA - E' arrivata oggi la replica alle affermazioni del primo cittadino della capitale da parte del sindaco di Aprilia, Antonio Terra. “Nel ribadire la contrarietà al progetto del Comune di Aprilia” formalizzata alla Regione Lazio durante la Conferenza di Servizi dello 20 aprile, si legge nella nota, l’Amministrazione “accoglie con particolare incredulità le dichiarazioni del sindaco di Roma”.

“Non entrando nel merito del dibattito tra lo stesso Sindaco di Roma e il Presidente della Regione Lazio sulle responsabilità politiche pregresse che hanno causato l’attuale crisi dei rifiuti nella capitale, stigmatizzo tuttavia l’atteggiamento espresso dalla collega romana che dimostra di non voler agire per l’interesse e per la salute della collettività, ma solo per spostare il problema di qualche chilometro, comunque al di fuori dei suoi confini di competenza. Questo è inaccettabile, specie perché il Sindaco di Roma, con la quale non c’è stato alcun confronto sul tema, dimostra di non conoscere l’attuale situazione apriliana, sul cui territorio già sono insediati siti industriali che trattano rifiuti, anche provenienti da Roma e dai Comuni della Città Metropolitana.

L’Amministrazione Comunale di Aprilia - prosegue Terra - sta portando a termine il suo percorso di chiusura del ciclo dei rifiuti all’interno del proprio territorio senza necessità di nuove discariche o nuovi impianti (tantomeno di incenerimento), grazie agli eccellenti risultati della raccolta differenziata porta a porta, che si attesta ad Aprilia oltre il 70%. Tutte le province del Lazio hanno fatto grandi sforzi ottenendo grandi risultati in termini di raccolta differenziata, mentre lo stesso non può dirsi nella Città di Roma, dove le percentuali risultano ancora basse. Sicuramente però i danni della politica romana non vanno distribuiti sugli altri territori. Il sindaco della Città Metropolitana ha il dovere di trovare una soluzione per chiudere il ciclo dei rifiuti sul suo territorio e, fin d’ora, la invitiamo ad un confronto pubblico che potrebbe esserle utile per conoscere la realtà apriliana”.

IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DELLA PENNA - Dura anche la nota del presidente della Provincia, Eleonora Della Penna, arrivata nel pomeriggio. “Il sindaco di Roma Virginia Raggi - ha detto Della Penna -, interpretando al meglio un certo tipo di politica che pensa di scaricare sulle province del Lazio i gravi problemi della Capitale, ritiene di doversi servire del nostro territorio per risolvere l’emergenza rifiuti di Roma. E’ del tutto evidente che questa presa di posizione è inaccettabile e che faremo quanto in nostro potere per scongiurare ogni atto che vada in questa direzione. 

La Provincia di Latina, questo la Raggi deve tenerlo bene a mente, è una risorsa così come lo sono le altre province del Lazio. Voglio ripeterlo con toni molto chiari perché qualcuno tende a dimenticarlo troppo spesso e perché Latina insieme a Rieti, Frosinone e Viterbo, sono una risorsa sul piano turistico, economico e rappresentano un volano per lo sviluppo della regione Lazio. La nostra ambizione - prosegue il presidente della Provincia di Latina -, il sindaco Raggi non deve mai dimenticarlo, non è certo quella di diventare la discarica di Roma. La Regione sa bene quale è la posizione della Provincia di Latina sul piano dei rifiuti e conosce il documento approvato dal Consiglio provinciale che punta a definire il ciclo sul nostro territorio aumentando considerevolmente i livelli di raccolta differenziata. 

Per quanto riguarda la discarica di Aprilia anche gli uffici della Provincia si sono già pronunciati esprimendo parere negativo. Mi sembra evidente che la Provincia di Latina e, sono certa, anche i sindaci del territorio, si opporranno a qualsiasi tentativo di risolvere la questione rifiuti della Capitale attivando l’ennesimo, inaccettabile, iter emergenziale che ha già causato danni incalcolabili. Noi non staremo a guardare” conclude Della Penna.

SENATORE MOSCARDELLI - "Raggi inadeguata: pensi a Roma senza scaricare rifiuti sulle province - scrive il senatore del Pd Claudio Moscradelli sul suo profilo Facebook -. Inaccettabile il tentativo del sindaco 5 stelle Virginia Raggi di scaricare le sue responsabilità e l'assenza di scelte in materia di rifiuti a Roma sui cittadini della provincia di Latina. È semplicemente vergognoso tentare di imporre servitù nei territori provinciali per i rifiuti di Roma e lo è ancor di più tentare di favorire siti di privati non aventi i requisiti di legge o non previsti nella pianificazione provinciale. La Raggi ha avuto tutto il tempo per risolvere il problema e non l'ha fatto: un anno perso dietro a continue giravolte con un'incompetenza imbarazzante. La Raggi non può decidere in provincia di Latina e l'Amministrazione Provinciale di Latina ha adottato tempestivamente gli atti che escludono per esempio il territorio di La Cogna (Aprilia) dai luoghi idonei per ospitare il sito. La Raggi faccia proposte di impianti a Roma che è di sua competenza e chieda l'autorizzazione alla Regione. Ad oggi non ha fatto nulla".

GRUPPO MDP IN REGIONE LAZIO - “La realtà dei fatti è nelle strade, dove sono i cassonetti pieni e maleodoranti, nei topi e nelle carte ufficiali, non nei post e nei tweet. E stando alle carte la Sindaca Raggi deve ammettere che nulla ha inviato alla Regione e che non esistono richieste di autorizzazione per questi fantomatici impianti. L’unica cosa che abbiamo ascoltato è il coinvolgimento di Aprilia e Colleferro e questo per noi è inaccettabile. Il principio che vogliamo riaffermare, infatti, con forza, come abbiamo sempre fatto in tema di rifiuti è che Roma, come ogni comune, deve farsi carico dello smaltimento e del ciclo dei rifiuti che produce. Lo faccia nel proprio territorio di competenza, senza coinvolgere né l’area metropolitana, né le altre province. E’ un principio di responsabilità e di rispetto dei cittadini di tutto il territorio regionale. Quindi, tornando alla polemica in corso, la Regione Lazio ha il dovere di occuparsi della questione rifiuti di Roma, dicendo cose chiare, ma non accettiamo di essere schiacciati dentro una polemica sterili tra avversari politici. Ci vuole lealtà istituzionale, perché un fatto è incontrovertibile: Roma, la capitale del Paese, meta di milioni di turisti da tutto il mondo, è sporca e in degrado. Non c’è nessuno che può ritenersi estraneo da responsabilità: a pagarne le conseguenze non sarà Raggi, non sarà la Regione o il Comune, ma tutti noi e tutti coloro che hanno avuto l’ambizione di chiedere il voto ai cittadini, di raccogliere consenso, di assumersi una responsabilità. Ognuno, in primo luogo la Regione, in primo luogo il nostro partito politico, faccia la sua parte con l’unico obiettivo di trovare la soluzione per uscire, in fretta e senza steccati ideologici, da questa situazione. Ci sono probabilmente in ognuna delle accuse reciproche una verità parziale. Sarà vero in parte ciò che dice il M5s, quando afferma di non poter risolvere in pochi mesi quello che è stato sedimentato in anni; sarà vero ciò che dice la maggioranza di questa Regione che ribadisce le proprie competenze e ritira la palla dall’altra parte della rete su questioni che riteniamo ingiuste; sarà in parte vero che oggi la destra interpreti la parte dell’arbitro, ma non può sottrarsi dal ricordare che per loro la soluzione, quando erano al governo, era quella di una Malagrotta bis ad Allumiere. Ora però è il tempo del lavoro, per evitare ancora disagio. La Regione, lo ha detto il presidente Zingaretti, lo ha ribadito l’Assessore Buschini, ha le porte spalancate. Si collabori”. Così i consiglieri Mdp alla Regione Lazio, durante il Consiglio regionale sui rifiuti.

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