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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Impianto di stoccaggio rifiuti a Latina, l’analisi dei consulenti del Comune: sito non idoneo

La comunicazione da parte del sindaco Coletta durante un incontro in Prefettura con i sindacati che avevano sollevato i loro dubbi sulla realizzazione dell’impianto nei pressi della Plasmon

Il sito selezionato, quello sulla Migliara 45 nei pressi della Plasmon, non è idoneo per la realizzazione del nuovo impianto di stoccaggio di rifiuti inerti a Latina. Questo quanto emerso dall’analisi dei consulenti nominati dal Comune del capoluogo pontino. Ad aggiornare sulla situazione è stato lo stesso sindaco di Latina nel corso di una riunione che si è tenuta oggi in Prefettura.

L’incontro era stato richiesto con urgenza dalle segreterie provinciali di Fai Cisl, Fali Cgil e Uila Uil proprio per rappresentare le “forti preoccupazioni” legate alla "inidoneità dei luoghi selezionati ad ospitare il sito" per il deposito di residui solidi provenienti dal trattamento dei rifiuti, non solo per i possibili effetti nocivi per la salute dei cittadini, ma anche per le possibili negative ricadute occupazionali per le maestranze e per il tessuto economico e sociale dell’intera provincia. Il timore dei sindacati, riferiscono dalla Prefettura, in particolare è stato focalizzato “sui possibili effetti negativi per l’immagine di un’azienda leader nella produzione di alimenti per l’infanzia, che rischierebbe di essere compromessa da possibili dubbi sulla salubrità degli impianti di produzione”.

Dopo aver ricordato la sussistenza dell’obbligo della Regione di aggiornare i propri siti di stoccaggio, nel corso della riunione il sindaco di Latina Coletta ha illustrato l’esito delle analisi che sono state condotte dai due consulenti nominati proprio a questo scopo e che hanno fatto emergere l’inidoneità del sito scelto. Lo stesso primo cittadino ha quindi assicurato che trasmetterà subito a Regione e Provincia la relazione che accerta l’assenza dei requisiti per l’area industriale nei pressi della Plasmon in modo da attivare tempestivamente la ricerca di un nuovo sito alternativo all’interno del territorio provinciale.

Al termine dell’incontro il prefetto Maurizio Falco ha manifestato tutto il suo apprezzamento per “l’approccio dialogico dimostrato dalle rappresentanze sindacali con i soggetti istituzionali, per la migliore trattazione dei problemi inerenti ai bisogni della collettività”.

Soddisfazione è stata espressa dal segretario nazionale Uila, Giorgio Carra che ha ringraziato il sindaco Coletta e il prefetto Falco “per aver convocato e ascoltato le ragioni delle organizzazioni sindacali che hanno messo in luce le conseguenze negative per l’azienda e per l’occupazione che sarebbero derivate da una possibile realizzazione della discarica”. “La scelta di aprire una discarica accanto al sito della Plasmon ci è parsa sin dall’inizio completamente inappropriata proprio per le possibili prospettive future sull’azienda che, ancora oggi, è la più importante a livello nazionale per l’alimentazione dell’infanzia e che, nonostante i ridimensionamenti anche di tipo occupazionale, ha continuato a produrre in Italia puntando inoltre sulla tracciabilità e la qualità delle produzioni - ha aggiunto Carra - .Non possiamo quindi che essere sollevati dalla notizia, riferitaci dal sindaco, e auspichiamo che venga interrotta ogni speculazione di tipo mediatico che possa incidere negativamente sull’immagine dell’azienda”.

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