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Riscladamenti mal funzionanti nelle scuole: Celentano punta il dito contro il Comune

L’intervento della consigliera di opposizione dopo la chiusura fino al 23 gennaio della materna di borgo Carso a causa della rottura della caldaia

“Mi domando se l’Amministrazione comunale di Latina abbia approfittato delle vacanze natalizie per la verifica effettiva degli impianti di riscaldamento di tutte le scuole o se si sia limitata a seguire soltanto i lavori in corso presso il plesso di via Cilea e in pochi altri edifici o peggio ancora se nello stesso periodo si sia impegnata prioritariamente a seguire in pompa magna gli eventi in calendario costati 125mila euro. Ho il sospetto che in città la cultura viaggi a due velocità”.

Questo l’intervento della consigliera comunale di opposzione Matilde Celentano che arriva all’indomani dell’ordinanza firmata dal sindaco di Latina Damiano Coletta per la chiusura della scuola materna di borgo Carso fino al 23 gennaio in seguito alla rottura della caldaia. “E’ evidente che c’è qualcosa nella programmazione degli interventi di manutenzione che non funziona”. 

“Anche se il problema delle caldaie delle scuole comunali attiene al servizio lavori pubblici e manutenzioni, non dobbiamo dimenticarci che il servizio scolastico è rivolto agli alunni, utenti della pubblica istruzione a cui tutti noi vorremmo aprire le porte della cultura. Lo spacchettamento del servizio Cultura, in Cultura e Pubblica Istruzione, unitamente al servizio Lavori pubblici e relativi assessorati ad oggi non mi sembra, nonostante i recenti e corposi stanziamenti, che abbia prodotto effetti positivi per il piccolo esercito dei nostri bambini.
Al ritorno a scuola, dopo le vacanze natalizie, in molti plessi si è patito il freddo. Subito gli assessori alla Pubblica istruzione e ai Lavori pubblici si sono affrettati a comunicare che entro la mattinata tutte le emergenze erano state risolte. Ma sappiamo che non è stato esattamente così. Il fatto è che, dopo due settimane di vacanza, tempo utile per mettere a puntino le caldaie e assicurare l’accensione dei termosifoni anche con le aule vuote evitando così il congelamento degli impianti, il disagio del 7 gennaio non avrebbe proprio dovuto verificarsi”.

“Nella scuola dell’infanzia di via Calatafini, appartenente all’istituto Oriolo Frezzotti, soltanto una metà delle aule sono riscaldate dai termosifoni. Nelle altre – prosegue Celentano - si ricorre all’uso di stufette di fortuna e talvolta si concentrano tutti gli scolari nelle aule con termosifoni funzionanti. Questa situazione va avanti da ben otto anni e l’attuale Amministrazione ne è al corrente da quando è in carica poiché ogni anno la segnalazione al Comune del cattivo funzionamento dell’impianto di riscaldamento viene puntualmente rinnovata.
Abbiamo perso il conto di quante ordinanze di chiusura scuola siano state emesse dal sindaco Coletta. Arrivare a questo tipo di provvedimento significa ostacolare la pubblica istruzione e il diritto allo studio. Per questa ragione – conclude -, di fronte al fenomeno della caldaia rotta, invito l’Amministrazione comunale ad adoperarsi con la stessa intensità palesata durante le feste natalizie per la buona riuscita degli eventi culturali. Arrivare alla fine di questa consiliatura senza più blocchi agli impianti di riscaldamento degli edifici scolastici, con aule calde, sarebbe davvero una riscossa culturale per questa città e per le numerose famiglie con figli in età scolastica”.

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