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Autostrada Roma-Latina: oggi il Consiglio comunale straordinario a Cisterna

Rappresentanti istituzionali e parti sociali chiedono al più presto che l'opera venga realizzata. Contrario il Movimento 5 Stelle

Un consiglio comunale gremito questa mattina a Cisterna. In molti hanno risposto all’invito del sindaco Mauro Carturan e del presidente del Consiglio  Pier Luigi Di Cori. L'obiettivo era stabilire una trasversalità d’intenti per mettere in campo una strategia comune e unitaria sulla realizzazione dell’autostrada Roma-Latina e della Bretella Cisterna – Valmontone, il collegamento con il sistema autostradale nazionale.

Presenti, tra gli altri, il sottosegretario di Stato Claudio Durigon, il senatore William De Vecchis, gli onorevoli Marco Bella, Raffaele Trano, i consiglieri regionali Angelo Tripodi, Giuseppe Simeone, Gaia Pernarella, il presidente della Provincia Carlo Medici, il segretario generale nazionale della UGL Paolo Capone, il presidente della Confartigianato Trasporti regionale Giuseppe Silvio Belli, il presidente ANCE Pierantonio Palluzzi, il presidente IMPRESA associazione dell’industria e della PMI Giampaolo Olivetti e il direttore Saverio Motolese, il segretario generale CISL provinciale Roberto Cecere, il Presidente Confagricoltura Latina Luigi Niccolini, il coordinatore regionale Ugl Armando Valiani, il rappresentante dell’Unindustria Mariano Angioletti, delle Forze dell’Ordine.

Unanime è stata la constatazione dello stato di difficoltà in cui versano l’economia e lo sviluppo del territorio pontino a causa della carenza di adeguate infrastrutture viarie che isolano, di fatto, la seconda provincia del Lazio. L’unico sistema di collegamento con Roma, la statale 148 Pontina, è del tutto inadeguata per mole di traffico e sicurezza vantando il triste primato di una delle strade più pericolose d’Italia e priva di corsia d’emergenza.

Carturan ha affermato che anche l’ambiente ne gioverebbe perché i mezzi pesanti, anziché circolare per quasi un’ora lungo le strade collinari, come la Cori – Giulianello – Artena, in un solo quarto d’ora potrebbero immettersi sull’A1, a vantaggio della sicurezza degli automobilisti e degli scarichi di fumo. 

Durigon ha invece rimarcato come la provincia abbia bisogno di infrastrutture e come, in questo, ci sia un'intesa con il presidente Zingaretti. Il presidente della Provincia Carlo Medici ha sottolineato la necessità di "uscire da una visione romanocentrica", aggiungendo che le province dovrebbero camminare sulle gambe proprie: "La Regione Lazio - ha detto - assorbe più fondi di tutti in Italia ma le province laziali, e soprattutto Latina, sono tra quelle a cui ne arrivano di meno".

Con un intervento e un dossier consegnato nella mani di Carturan, l’ex sindaco di Latina e onorevole Vincenzo Zaccheo ha ripercorso la tormentata storia del progetto e del bando della Roma – Latina esprimendo dubbi sulla capacità della Regione Lazio di provvedere alla realizzazione dell’opera in house. E’ stato il deputato Trano ad introdurre invece l’opposizione al progetto del gruppo dei 5 Stelle. Dopo di lui la consigliera regionale Pernarella e quelli comunali Capuzzo e Sarracino hanno sostenuto che la priorità è mettere in sicurezza la Pontina, come affermato dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Toninelli. Il resto dei fondi stanziato per la Roma-Latina e la bretella invece andrebbero dirottati per sistemi di trasporto alternativi come la metro leggera. 

Su questo è intervenuto il consigliere regionale Simeone che ha evidenziato come all’interno del governo nazionale ci sia una contraddizione ideologica tra Lega e 5 Stelle e ciò costituirà il nodo cruciale sulla sorte dell’opera, mentre la messa in sicurezza di una strada come la Pontina sia un atto dovuto. Se da un lato il Cipe ha confermato 480 milioni di euro, ha posto anche un limite di tempo preciso, due anni, per compiere le procedure di esproprio delle aree. Dunque ogni eventuale ritardo comprometterebbe la realizzazione dell’opera. 

Tripodi ha invitato a svestire i panni dell’appartenenza politica e di pensare solo al futuro del territorio, invitando le due società internazionali in gara per l’appalto a trovare un accordo. Unanimi le ragioni per anche per Olivetti, Motolese, Valiani e Belli: uscire dall’isolamento vuol dire rimettere in moto l’economia, attrarre investimenti, produrre sviluppo.

Oltre ai pentastellati, contrario alla realizzazione dell’opera anche il Comitato No Autostrada No Bretella rappresentato in aula da Bernardo Bassoli.

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