Rotonda “Piattella”: ecco il progetto di riqualificazione dell’incrocio tra via Persicara e via Piave
Il lavoro dell’architetto Fabio Cacciotti sarà donato all’Amministrazione. A presentarlo il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Gianluca Bono
C’è stata ieri pomeriggio in Comune da parte del consigliere del Movimento 5 Stelle Gianluca Bono la presentazione del “Masterplan”, relativo al progetto della rotonda “Piattella” per il miglioramento della viabilità e la riqualificazione dell’angolo verde tra via Persicara e via Piave, elaborato dall’architetto Fabio Cacciotti. Il progetto, che verrà poi donato all’Amministrazione, è stato illustrato alla presenza del sindaco Damiano Coletta, dell’assessore al Decoro Dario Bellini, dell’assessore all’Urbanistica Remigio Coco e della delegata alla Partecipazione Floriana Coletta.
“Una donazione che mette in evidenza la generosità di quei cittadini che credono nella ‘partecipazione pro-attiva’ e auspicano che ciò possa essere sia uno stimolo per l’Amministrazione, sia d’esempio civico per tutta la comunità” commenta il consigliere Bono illustra la nascita del progetto.
“Il M5S, come noto, dalla sua nascita ha fatto della partecipazione e della democrazia dal basso i principi cardine della propria azione politica in particolare a Latina dove, nel 2012, attraverso una petizione alla quale diedi il mio contributo come attivista, si raccolsero centinaia di firme per stimolare un intervento sulla viabilità presente sulla direttrice Piave/Romagnoli. Detta petizione fu presentata il 5 luglio dello stesso anno all’ufficio protocollo del Comune di Latina senza, tuttavia, ottenere alcun riscontro. Ebbene, a 10 anni da quella petizione, ho potuto dare un altro contributo facendo solo il mio dovere di consigliere comunale, ovvero quello di valorizzare un'istanza ‘pro bono’ di un cittadino e portarla all’attenzione del sindaco e degli assessori competenti che ne hanno saputo subito apprezzare le potenzialità”.
Un progetto, quello della rotonda "Piattella", aggiunge ancora Bono, “che se realizzato andrà a risolvere un problema oggettivo che affligge residenti, pendolari e cittadini in transito per la porta nord-ovest della città. Dunque, prioritariamente, si potrà finalmente fluidificare quel traffico fonte di inquinamento acustico e di polveri sottili che si concentrano in particolare nelle ore di punta, favorito anche dalla presenza della vicina stazione principale degli autobus che, sulla direttrice Romagnoli/Piave, convoglia la maggior parte dei mezzi di linea diretti verso Roma, ma non solo. Secondariamente, con l’eventuale riqualificazione dell’angolo verde di via Piave/via Persicara, si andrebbe a bonificare e riqualificare un’area in abbandono, già ampiamente mortificata dalla presenza dei ruderi dell’ex complesso industriale Svar che avrebbero dovuto essere spazzati via da un ambizioso progetto residenziale pubblico, a tutt’oggi bloccato da un contenzioso giudiziario che ha pregiudicato la riqualificazione urbanistica dell’intero quadrante Romagnoli/Piave, zona densamente abitata, in cui insistono realtà scolastiche importanti quali il Liceo Marconi di via Reno e l'I.C. Emma Castelnuovo di via Po, attività commerciali e realtà imprenditoriali di tutto rispetto.
Come evidenziato dall’architetto Cacciotti, inoltre, si donerebbe all’intera area un punto di aggregazione e socializzazione che, con la prevista realizzazione di orti urbani, un mercatino a chilometri zero e un punto snack gestibile da privati interessati, fornirebbe anche servizi utili alla comunità residente e di passaggio. Infine, la bonifica del fosso ‘Gorgolicino’, con le sue sponde verdi e ricche di biodiversità, fornirebbe un naturale percorso ciclo-pedonabile di circa 2 chilometri che si andrebbe a connettere con Viale Vespucci passando alle spalle di strutture industriali e commerciali presenti nell’angolo compreso tra via Sarno e via Piave”.
L’esposizione del progetto ha trovato il plauso del sindaco e degli assessori presenti, in particolare dell’assessore all’Urbanistica che ha evidenziato le buone basi progettuali fondate sul minimo utilizzo del suolo, sulle ridotte necessità d’esproprio e pressoché limitate attività demolitorie per la realizzazione della rotonda; inoltre, l’architetto Coco ha voluto sottolineare la “generosità” di un cittadino, e suo collega, che, ha poi concluso Bono, “ha speso del tempo per fornire agli amministratori e ai cittadini una visione di possibile sviluppo di un quartiere che, da tempo, cerca un riscatto urbanistico e sociale”.