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Crisi in Comune, il giorno della sfiducia: il futuro del sindaco Di Giorgi in Consiglio

Il destino del primo cittadino di Latina appeso ad un filo; si discute oggi la mozione di sfiducia presentata dal Partito Democratico. Un Consiglio che si annuncia caldissimo anche per la manifestazione dei Forconi

Giornata fondamentale quella di oggi per il Comune di Latina: si discute questa mattina in Consiglio la sfiducia al sindaco Di Giorgi.

La seduta con l’unico punto all’ordine del giorno - la mozione di sfiducia presentata dal Partito Democratico  - è stata convocata per questa mattina alle 9 e si preannuncia carica di tensione come lo sono stati questi ultimi giorni all’interno del palazzo comunale di piazza del Popolo.

La mozione presentata dai consiglieri del Pd è stata firmata anche dai colleghi di Fratelli d’Italia, proprio il partito del primo cittadino, con lo scopo, quello di questi ultimi, di istituzionalizzare la crisi politica in corso, portandola all’interno del Consiglio comunale.

Una mozione che potrebbe essere firmata anche da Forza Italia, partito che lo scorso 30 aprile ha di fatto sancito l’inizio della crisi annunciando la sua decisione di uscire la maggioranza. Salvo sorprese dunque, quello di oggi potrebbe essere - ma in questi casi il condizionale è d’obbligo - il giorno della sfiducia al sindaco di Latina.

AGGIORNAMENTI - 11.20: Seduta sospesa per l'emergenza rifiuti

ORE 14.40 - Dopo l'incontro con il prefetto riprende la seduta del Consiglio comunale per discutere la mozione sulla sfiducia al sindaco Di Giorgi. Alle 15 il vice sindaco Enrico Tiero ha chiesto e ottenuto dal Consiglio una nuova sospensione di circa 15 minuti per permettere ai capigruppo che hanno partecipato alla riunione in prefettura di aggiornare i consiglieri. Una richiesta che ha suscitato non poche polemiche, sopraattutto tra i banchi del Partito Democratico.

ORE 15.45 - Con 24 consiglieri presenti la seduta riprende con una nuova sorpresa. Il sindaco Di Giorgi dopo l’incontro con il prefetto di questa mattina, chiede un rinvio della seduta spiegandone il motivo. “E’ vero che non esiste un’emergenza rifiuti oggi, ma questo problema insieme a quello dei lavoratori della Latina Ambiente hanno bisogno di una soluzione immediata”. E in riferimento al tavolo istituzionale proprio per la questione rifiuti ha poi spiegato: “come Consiglio comunale dobbiamo decidere se questo tavolo deve essere presieduto dal sindaco o dal commissario. E capite bene che non è la stessa cosa”.

Rinviare la seduta e dare la possibilità al sindaco di sedersi al tavolo per la situazione rifiuti e lavoratori lasciando all’aula la possibilità di decidere la nuova data, o altrimenti continuare con la mozione con la consapevolezza di lasciare poi la situazione in mano al commissario”: questa la proposta che il sindaco vorrebbe mettere ai voti e che ha fatto esplodere gli esponenti del Partito Democratico. "Illogica la richiesta del rinvio - ha dichiarato Cozzolino -: non è più logico decidere oggi chi dovrà gestire l'emergenza rifiuti che potrebbe generarsi invece che il contrario, considerato che l'emergenza rifiuti ancora non esiste?".

ORE 17.15 - Con 13 voti a favore e 11 contrari, passa in Consiglio la richiesta del sindaco Di Giorgi di rinviare la seduta sulla sfiducia. Al momento del voto Forza Italia si è astenuto.

LA QUESTIONE ACQUALATINA

LA PROTESTA - E quello di oggi sarà un Consiglio infuocato anche per la protesta annunciata dal movimento 9 Dicembre - Forconi in presidio al cimitero da oltre due settimana in segno di protesta contro la “tassa sul morto”, come la chiamano loro. Da questa mattina alle 9 un gruppo di manifestanti si trova già sotto al palazzo comunale in una piazza del Popolo transennata per questioni di sicurezza per chiedere a gran voce le dimissioni del primo cittadino.

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